Altro che salvezza diretta. La quindicesima giornata di campionato ha stabilito che Casertana e Messina se la giocheranno fino in fondo con probabile scontro nella trappola insidiosa dei playout. E pensare che a un certo punto della giornata (le gare di falchetti e peloritani erano in contemporanea) la Casertana si trovava virtualmente a +10 sui diretti avversari, un mattone pesantissimo verso l'obiettivo dichiarato, cioè, avere un margine superiore agli otto punti sul Messina, gap che le consentirebbe di centrare la salvezza senza l'obbligo dei playout.
E, invece, nel giro di pochi minuti il combinato disposto dalla prodigiosa rimonta del Messina sul campo del Giugliano e dalla clamorosa ingenuità di Fabbri (e pensare che il terzino rossoblu fino a quel momento è stato tra i migliori in campo) che ha determinato il fallo da rigore, poi trasformato dal Monopoli, ha portato a soli sei punti la differenza tra le due squadre.
Casertana, amarezza contro Monopoli. Iori: «Ko così fa male»
Rivedendo qualche fotogramma, avanza qualche dubbio sulla legittimità della decisione arbitrale, nel senso che il fallo potrebbe essere avvenuto fuori area, ma ciò non cambia la sostanza delle cose. Iori parlava di una squadra che doveva andare in guerra, ma si tratta di termini che andrebbero ben circostanziati in un determinato contesto. Perché, se è vero che la squadra ha lottato per tutto l'arco della partita concedendo davvero ben poco a un avversario, classifica alla mano, di levatura superiore, è anche vero che in attacco si sarebbe potuto fare molto di più. Non c'è stata quella cattiveria, quella voglia di far male l'avversario, quell'intensità e quell'agonismo a mettere il piede in occasione delle diverse mischie venutesi a creare nel cuore dell'area di rigore avversaria per bucare la porta.
E, poi, andare in guerra significa avere anche l'intensità giusta nell'intervenire nel modo migliore nella propria area di rigore e non in quella maniera superficiale con cui Fabbri ha letteralmente mandato a monte una prestazione di grande intensità e sacrificio sulla fascia sinistra. Il Messina sembra avere in questo momento qualcosa in più della Casertana dal punto di vista della proposizione offensiva. I peloritani hanno rimontato due reti a Cava de' Tirreni evitando la sconfitta; sono stati sconfitti di misura nel derby casalingo con il Catania pur creando diverse occasioni da rete, mentre domenica nel finale hanno ribaltato una squadra come il Giugliano, reduce dal successo esterno sul campo del Trapani. Il tutto, nonostante gli ormai noti problemi societari del club siciliano.
Lo scenario
Ora restano cinque partite da giocare per la Casertana, una in più del Messina per effetto della seconda esclusione dal campionato registratasi in questa stagione, quella della Turris. Matematicamente parlando, la Casertana si salverebbe direttamente se le vincesse tutte perché, anche se il Messina facesse altrettanto, avrebbe quei tre punti di vantaggio in più, oltre a quelli attuali, che porterebbero a quel +9 che eviterebbe la disputa dei playout. Ma siamo nel campo delle ipotesi perché la realtà, dopo la scorpacciata con il Sorrento, parla di una squadra che è tornata ad avere quelle difficoltà, già viste da inizio stagione anche con interpreti diversi, nell'avere una certa continuità nell'andare a bersaglio. E il calendario dei falchetti non è che sia più agevole rispetto a quello del Messina.
«Pensiamo al Foggia» è stata la parola d'ordine del tecnico Iori a fine partita. Sabato al Pinto, infatti, è di scena la compagine dauna per un match di fondamentale importanza per continuare a credere nella salvezza diretta, mentre il Messina riceverà la visita dell'Altamura. Contro il Foggia tornerà Bacchetti che ha scontato il suo turno di squalifica, ma mancherà certamente Heinz, in odore di squalifica per raggiunto limite di cartellini gialli. Ieri sono ripresi gli allenamenti con Bianchi rientrato in gruppo, lavoro a parte per Deli mentre Llano è ancora sotto terapia. Ieri, infine, al Duomo di Caserta, si sono svolti i funerali del dottor Emilio Lombardi, storico medico sociale della Casertana. Presente una delegazione del club rossoblu composta dal medico Vincenzo Mastroianni, il fisioterapista Antonio Pezzullo con l'addetto stampa Frondella. Il presidente ha inviato una maglia con le storiche strisce rossoblu.