Kvaratskhelia no limits: gol e assist, è al top in Europa

Destro, sinistro, in corsa o da fermo: quando Kvara parte non ce n'è per nessuno

Khvicha Kvaratskhelia
Khvicha Kvaratskhelia
di Bruno Majorano
Lunedì 6 Febbraio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 7 Febbraio, 09:36
4 Minuti di Lettura

Stavolta no. Non ci sono stati dubbi, e sul dischetto si è presentato lui. Nessun giallo. Nessuna discussione: perché Spalletti era stato già molto chiaro sulla questione rigorista. E infatti Kvara non se lo è fatto ripetere due volte. Dopo il tocco di mano di Reca si è preso lui il pallone e lo ha portato sul dischetto a 11 metri dalla porta di Dragowski. Tutto il resto è storia, con il pallone che si infila alle spalle del portiere dello Spezia e sblocca il risultato. Primo rigore trasformato in campionato (dopo quello in Champions contro l'Ajax) facendo capire che probabilmente da qui in avanti non ci saranno più troppi dubbi su chi sia il tiratore prescelto. Prima di lui era toccato a Zielinski, Lozano, Osimhen, Elmas e infine Politano, che dopo l'errore di Genova è stato definitivamente scalzato dal georgiano nella gerarchia. E grazie al gol del Picco Kvara centra l'ennesimo record stagionale. 

Tra i giocatori dei maggiori 5 tornei europei, Khvicha Kvaratskhelia è uno dei soli 5 in doppia cifra sia di gol che di assist considerando tutte le competizioni (10 e 14).

Condivide il primato con dei mostri sacri come Messi e Neymar del Psg (oltre che con Kolo Muani, prossimo avversario del Napoli in Champions con l'Eintracht Francoforte e Gnabry del Bayern Monaco), ma tra questi è il più giovane. Insomma, nessun dubbio sull'impatto del ventunenne georgiano arrivato in estate a Napoli per 10 milioni di euro con il compito di cancellare in fretta il ricordo di Insigne partito per il Canada. L'impresa si è rivelata un gioco da ragazzi per Kvara che non solo si è preso il Napoli ma si è preso anche i napoletani. È scoppiata la Kvaramania in città tra soprannomi (da Kvaradona a Kvaravaggio) perché le giocate del georgiano non potevano certo passare inosservate. Ha saltato quattro partite di campionato causa di una lombalgia che lo ha costretto ai box sul finale del 2022, ma anche di una sindrome influenzale che gli ha impedito di prendere parte al derby di Salerno a inizio anno. Ma anche senza di lui il Napoli non ha rallentato la corsa e ha saputo tenere il passo, anche se quando Kvara è in campo gli azzurri viaggiano a un'altra velocità. Merito di una visione di gioco, di una rapidità di gambe e di una incredibile capacità di creare il panico nelle difese avversarie. Dopo più di un girone dall'inizio del campionato, infatti, i malcapitati difensori di turno non sono riusciti a trovare le contromisure adatte per tenerlo a bada. Destro, sinistro, in corsa o da fermo, quando Kvara parte non ce ne è per nessuno. 

 

E poi il feeling con Victor Osimhen è diventato un fattore determinante delle dinamiche offensive del Napoli. I due attaccanti azzurri si cercano sistematicamente e si trovano con una facilità disarmante. Il gol del 3-0 di La Spezia è la fotografia di un'intesa che non avrebbe nemmeno bisogno di essere spiegata. Sì, perché a tu per tu con Dragowski, Kvara ha preferito scaricare il pallone al compagno di reparto che sogna di portare a casa anche il titolo di capocannoniere del campionato. E allora «tac» e passaggio al bacio per Vitor che infila il pallone in rete e ringrazia. Ma i due si intendono a meraviglia, per la gioia di Luciano Spalletti che dalla panchina li guarda, li osserva e si spella le mani a furia di battere. Dall'inizio della stagione, infatti, è la sesta rete di Osimhen su assist di Kvara, la seconda di fila dopo quella di Napoli-Roma: la cartina al tornasole di un feeling che si consolida partita dopo partita. Bologna, Sassuolo (per due volte), Juventus, Roma e adesso Spezia: ecco le vittime della coppia più bella del campionato. 8 gol Kvara, 16 Osimhen: 24 in due, che vuol dire quasi la metà (47%) dei 51 totali realizzati dal Napoli in questa serie A. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA