Lozano si prende il Napoli:
sarà lui l'erede di Insigne

Lozano si prende il Napoli: sarà lui l'erede di Insigne
di Bruno Majorano
Mercoledì 19 Gennaio 2022, 07:00 - Ultimo agg. 17:37
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Questa volta sì. Hirving Lozano si è trasformato per davvero nella bambola assassina, quella che con due colpi ha messo al tappeto il Bologna. Nella notte del Dall'Ara ha fatto paura, eccome. Chucky, la bambola assassina, il soprannome che si porta dietro da pezzo adesso ha anche una sua valenza in campo. Gran bella notizia per il Napoli e per Luciano Spalletti che sta rimettendo insieme la sua squadra un pezzo alla volta. Bella anche la risposta del messicano che non sta certamente vivendo una delle sue migliori stagioni da quando è arrivato a Napoli. Lo scorso anno, con Gattuso in panchina, sembrava infatti destinato a spiccare il volo, poi gli infortuni e il cambio della guardia ne hanno invertito la rotta. E ora? 

Quello che si chiedono in tanti è cosa potrà dare Lozano in questo Napoli. Ma soprattutto cosa potrà dare quando il Napoli dovrà fare a meno di Lorenzo Insigne, che a giugno si trasferirà in Canada. «Di sicuro Lozano ha le caratteristiche per raccogliere l'eredità di Insigne», specifica con sicurezza Roberto Rambaudi, uno che di esterni se ne intende parecchio. «Certo, rispetto a Lorenzo magari servirà qualche assist in meno, ma darà più corsa su quel lato. Rispetto a Insigne, che vuole di più la palla sui piedi, Lozano preferisce andare in velocità». Insomma, un cambio lì sulla fascia che convince, nel presente ma anche nel futuro. «La cosa fondamentale - prosegue Rambaudi - è dare continuità alle prestazioni. Al momento Lozano sta alternando picchi da 9 a prestazioni da 5. Deve trovare regolarità, e può farlo solo giocando anche perché è umile e si sacrifica anche per la squadra. Sono certo che possa diventare un valore aggiunto anche in fase difensiva».

Una cosa è certa, il primo rebus da risolvere sarà quello della posizione in campo. Sì, perché fin da quando è arrivato a Napoli non si è mai capito se Lozano sia un attaccante che preferisce giocare a destra o a sinistra nel tridente.

Lunedì sera, ad esempio, Spalletti non lo ha schierato al posto di Insigne, ma sulla fascia opposta e partendo da quella posizione ha fatto malissimo al Bologna. Come? Accentrandosi e cercando sistematicamente di creare scompiglio nell'area avversaria. «Di sicuro dovrà studiare per capire da quale parte del campo può fare più male. E poi deve fidarsi delle indicazioni di Spalletti», aggiunge Rambaudi che un po' si rivede nella situazione del messicano. «Secondo me può fare meglio da sinistra, ma ha dimostrato di saper tagliare verso il centro e fare gol. Io, ad esempio, preferivo giocare a destra ma Zeman mi metteva a sinistra. Ammetto che all'inizio la cosa non mi piaceva affatto, giocando e rendendomi conto di quello che potevo fare da quella posizione ho capito che aveva ragione lui. Anche Lozano dovrà sapersi far guidare da chi è in panchina». Una cosa è certa, se Lozano è quello che si è visto a Bologna, allora davvero il Napoli può sentirsi al sicuro per il dopo Insigne. Sostituire il capitano, infatti, rischia di diventare una bella grana per la società così come anche per l'allenatore, ma la soluzione interna, la soluzione Lozano, potrebbe diventare il numero di magia che può far cambiare le cose a sorpresa. «Quando Lozano riesce a capire dove muoversi, ha la velocità e tecnica per fare male come gli altri non si aspettano. Se gli dai uno spartito ben preciso diventa devastante». È esattamente quello che si augura Spalletti che in queste settimane lavorerà attentamente su Lozano. L'idea è quello di utilizzarlo ancora da una parte e dall'altra, anche perché per la fascia destra c'è Politano che ha dimostrato di poter essere molto pericoloso seppur con caratteristiche totalmente differenti rispetto a quelle di Lozano (e non solo perché mancino). Ovviamente dopo la sosta tornerà anche Insigne che ha tutte le intenzioni di chiudere la sua avventura a Napoli da protagonista, però, Lozano è lì che può insidiarlo. D'altra parte il futuro in azzurro è tutto dalla sua parte: vuole ripagare la fiducia e l'esborso economico del club. 

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