Napoli, chi sarà il nuovo allenatore?
Italiano in pole ma il sogno è Allegri

Napoli, chi sarà il nuovo allenatore? Italiano in pole ma il sogno è Allegri
di Francesco De Luca
Martedì 2 Febbraio 2021, 08:00
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Gattuso ha creato un solco tra sé e il Napoli con il secondo sfogo televisivo in quattro giorni, il più pesante, perché stavolta indirizzato anche a De Laurentiis. L'intesa raggiunta con il presidente sul rinnovo fino al 2023 era apparsa già da giorni pericolosamente in bilico: quattro mesi intensi faranno capire se può essere ritrovato il feeling e la firma apposta sull'accordo per altre due stagioni. Le parole di Rino sull'aria che c'è intorno a lui - e non soltanto al di fuori del club - lasciano pensare a una difficilissima ricomposizione: De Laurentiis e l'ad Chiavelli riflettono sulla possibile alternativa all'ex campione del mondo.

Il presidente del Napoli non ama guardare al passato. Nell'estate 2018 affidò una consulenza a Reja, tecnico della doppia promozione C1-A e caro amico, per il settore giovanile ma il rapporto si chiuse ancor prima di iniziare. Benitez è ricordato per le due coppe vinte nel 2014, con i giocatori portati da Real Madrid (Albiol, Callejon e Higuain) e Liverpool (Reina), però Rafa decise di andare via dopo due stagioni rimproverando a De Laurentiis di non avere concretizzato i progetti di sviluppo della squadra e del club, peraltro con una giornata di squalifica per l'espressione «calcio italiano di m...» pronunciata a Parma. Sul tecnico spagnolo, che ha chiuso il rapporto coi cinesi del Dalian, ci sarebbe adesso un'idea per un incarico al vertice dell'area tecnica del Napoli, secondo il patron da rifondare. Ma Rafa vuole continuare ad allenare.

Non è un mistero che De Laurentiis avrebbe voluto convincere l'amico Allegri a guidare gli azzurri. Max sta vivendo la seconda stagione da spettatore, con contatti che vanno dalla Roma al Real Madrid per il futuro. Quando decise di esonerare Ancelotti, il patron del Napoli sondò la disponibilità del pluridecorato tecnico livornese: ottenne un garbato rifiuto e virò su Gattuso. Max, che ha giocato in azzurro 7 partite nella stagione 97-98, sembra stuzzicato dal progetto Roma per il campionato 2021-2022. Peraltro il suo ultimo contratto alla Juve era stato di 7,5 milioni netti: fuori dal budget del Napoli.

De Laurentiis non esamina solo alti profili: la sua analisi su possibili sostituti di Gattuso è a 360 gradi. Era già accaduto nel 2015, quando incontrò Emery, vincitore dell'Europa League col Siviglia, e poi prese Sarri.

O tre anni dopo, quando seguì Giampaolo e poi ingaggiò Ancelotti. Dunque, in un'ampia rosa di nomi possono esservi tanti profili, da Allegri a Dionisi, il quarantenne toscano che sta trascinando l'Empoli in serie A. Da tempo De Laurentiis è un estimatore di Simone Inzaghi, però il tecnico - 2 Supercoppe e 1 Coppa Italia con la Lazio - è vicino al prolungamento del contratto con Lotito.

 

E allora, sul tavolo del presidente restano tre allenatori di serie A. Due seguiti da tempo, un altro osservato con maggiore attenzione in queste settimane. Esordiente in serie A (e alla terza stagione tra i professionisti), Italiano propone un aggressivo 4-3-3 con lo Spezia, che è a +3 sulla zona retrocessione. Ha vinto in casa del Napoli in campionato e della Roma in Coppa Italia e ha messo un altro debuttante, la punta Nzola, in condizione di segnare 9 reti - le stesse di Insigne e Lozano - prima dell'infortunio. De Laurentiis gli ha fatto i complimenti negli spogliatoi dello Stadio Maradona giovedì scorso, dopo la vittoria degli azzurri sullo Spezia in Coppa Italia: belle parole rivolte al tecnico per il gioco e alla dirigenza per gli investimenti. L'esperto Saponara, rinforzo invernale, ha sottolineato: «Il calcio di Italiano è propositivo come quello di Sarri». È anche per questo che De Laurentiis segue l'ex centrocampista siciliano nato per caso in Germania: quell'idea del 4-3-3 e della Grande bellezza continua a stuzzicarlo. Italiano dice di non avere mai chiesto giocatori per le sue squadre, lasciando campo libero alla dirigenza e da queste parti gli aziendalisti sono molto apprezzati.

De Zerbi e Juric, i tecnici di Sassuolo e Verona, sono stati accostati al Napoli già in passato. Ex fantasista nella squadra azzurra che conquistò la promozione in A nel 2007, De Zerbi si svincola dal Sassuolo a fine stagione ed è in attesa della grande chance dopo il buon lavoro svolto nel club emiliano, con gioco propositivo e valorizzazione di tanti calciatori. Juric ha un contratto con l'Hellas Verona fino al 2023, però i rapporti tra il Napoli e il club di Setti sono ottimi - anche sul mercato: un anno fa è stato preso Rrahmani, adesso si tratta per Zaccagni - e chiedere il via libera per il tecnico potrebbe non essere un problema per De Laurentiis, che anche un anno fa aveva pensato al croato allievo di Gasperini, quando vi erano alcune perplessità sulla permanenza di Gattuso, prima del lockdown e della conquista della Coppa Italia.

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