Napoli, che fatica contro le grandi:
Gattuso, troppi ko con chi è davanti

Napoli, che fatica contro le grandi: Gattuso, troppi ko con chi è davanti
di Bruno Majorano
Venerdì 18 Dicembre 2020, 08:54
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La classifica del Napoli parla chiaro. 23 punti in 12 giornate, con un punto di penalizzazione e una partita persa a tavolino contro la Juventus. In mezzo 8 vittorie, tre sconfitte (sul campo) e nessun pareggio. I 3 ko, però, sono arrivati tutti nei confronti diretti per la volata scudetto. Prima contro il Sassuolo, che a Napoli era arrivato incerottato eppure De Zerbi è riuscito a fare scacco matto a Gattuso. Poi la sconfitta contro il Milan - sempre a Fuorigrotta - maturata all'interno di 90' nei quali il Napoli ha pagato un atteggiamento tattico forse un po' troppo azzardato unito ai colpi da campione di Ibrahimovic. In fine la sconfitta di mercoledì sera a San Siro, quando però gli azzurri sono stati condannati da un calcio di rigore di Lukaku e dall'espulsione per proteste di Insigne. Ai punti, però, il Napoli ha fatto vedere molto più dell'Inter e non avrebbe meritato di perdere.


IL CASO
Eppure resta il fatto che contro le prime, gli azzurri fanno fatica, e anche parecchia. «Ogni partita ha una storia a sé», prova a smorzare i toni l'ex allenatore del Napoli Luigi De Canio. «A me queste tre sconfitte mi sembrano solo una coincidenza. Non penso ci sia una componente psicologica. Certe volte le partite sono frutto di un episodio. Contro l'Inter c'è stata sicuramente tanta sfortuna, mentre contro il Milan ha pesato il fattore Ibra». C'è anche da tener presente, però, la sconfitta con il Sassuolo. «In quel caso c'è sicuramente qualche rimpianto in più. Ma va detto che la squadra emiliana ha la dimensione di Milan o Inter». Ancora più chiara la posizione di Walter Novellino. «Non so cosa si possa dire a questo Napoli. Stanno giocando bene e hanno tutto per vincere. Contro l'Inter hanno fallito tante buone occasioni gol e le sconfitte vanno viste anche per come sono maturate». E in tal senso la gara contro l'Inter è ricca di rimpianti. «Ma perdere contro il Milan ci può stare. Non bisogna dimenticare che da quando è arrivato, Gattuso ha rivoluzionato tutto nello spogliatoio. Non era facile. Non si può fare un caso per ogni cosa».
 

 

L'EVOLUZIONE
A proposito della partita contro il Milan. «Quello è stato l'unico momento di blackout», aggiunge De Canio. «Ma ha una spiegazione più tecnica.

Un Napoli così sfrontato a cospetto di una squadra in buona condizione psicofisica è stato un azzardo perché la squadra non era nelle condizioni migliori per supportare quattro attaccanti veri contro una squadra brava a verticalizzare. Ma contro l'Inter si è vista tutt'altra cosa: quindi ho l'impressione che Gattuso abbia fatto tesoro della sconfitta contro i rossoneri e contro l'Inter l'ha impostata in maniera diversa. Mercoledì sera gli azzurri sono stati sfortunati e il ko è stato casuale. Hanno fatto la partita, hanno avuto le occasioni e giocato con personalità da grande squadra. Poi è arrivato un errore e l'hanno pagato a caro prezzo. Ora è importante non fare del vittimismo pensando di essere stati penalizzati. Bisogna sempre guardare gli errori commessi e cercare di correggersi». La classifica dice che le sconfitte sono quattro perché si conta anche quella a tavolino contro la Juventus. «Credo proprio che se si fosse giocata quella gara, sarebbe stato ancor più avvantaggiato il Napoli. Già oggi la Juve è diversa, ma in quel momento erano ancora un cantiere aperto».

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