Meches bionde, creste e barbe:
a Napoli il look è un talismano

Meches bionde, creste e barbe: a Napoli il look è un talismano
di Gennaro Arpaia
Sabato 21 Settembre 2019, 08:00
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In principio ci fu Lorenzo, con quella voglia a metà tra l'emulare Leo Messi e l'essere la novità assoluta. Nello spogliatoio napoletano il biondo ossigenato di Insigne fu una luce nuova, capace di abbagliare anche Sarri all'alba della stagione 2016/17, ma che alla fine non brillò a lungo. Se il colore dei capelli era infatti uguale a quello della pulce argentina, le prestazioni in campo - con il Napoli è la Nazionale - non furono nemmeno lontanamente vicine, così il dietrofront del talento napoletano fu (quasi) repentino: il primo gol della sua stagione arrivò addirittura a novembre contro l'Udinese, quando i capelli erano già tornati scuri, e da lì in poi fu un successone.
 
Fin lì Napoli non aveva mai conosciuto tanta stravaganza. Certo, nella rosa napoletana c'era sempre stato Marek Hamsik insieme con la sua cresta - addirittura azzurra insieme proprio con Insigne nella primavera del 2014 quando il Napoli fu capace di vincere la seconda Coppa Italia dell'era De Laurentiis - ma quella dello slovacco era un'acconciatura ormai abituale e scaramantica, nata per scommessa con il suo barbiere di allora: impossibile immaginare Hamsik con una capigliatura diversa.

Ora, però, la storia sembra essere diversa: quando qualche settimana fa, con la maglia del Belgio, Dries Mertens si era presentato in campo quasi fosse un personaggio dei manga giapponesi, i napoletani erano parsi divertiti anche se minimamente scossi dal ricordo dell'esperienza Insigne. Ma per il belga non è stato lo stesso: un gol in nazionale durante la sosta, altri tre belli e decisivi tra Sampdoria e Liverpool al San Paolo, il biondo dei capelli è quasi scomparso sotto l'amore dei tifosi che martedì, a Fuorigrotta, sarebbero scesi in campo ad abbracciarlo dopo il rigore trasformato.

Insieme a lui anche il neo azzurro Hirving Lozano che si è fatto subito ammaliare dagli esperti coiffeur di città: dopo l'esordio contro la Juve e la prima da titolare con la Samp, il messicano si è presentato nei giorni precedenti alla sfida con il Liverpool con un taglio tutto nuovo, in stile mohawk, capelli rasati ai lati e più lunghi sulla testa. Non gli ha portato molto bene in campo, perso tra le maglie dei difensori avversari, ma contro il Liverpool il rischio c'era.

Ma è da un anno a questa parte che ormai anche le acconciature più ardite sono entrate a Castel Volturno. A fare da apripista, forse, anche l'arrivo un'estate fa di Kevin Malcuit: il prestante terzino francese si presentò in città con la sua folta chioma riccia e bionda, insieme con la compagna Ashley che non passa di certo inosservata - anche per lavoro - con le acconciature che inventa. Ma è da questa estate a Dimaro che il biondo sembra essere tornato di moda.

A sorprendere tutti fu José Maria Callejon, tra i più amati anche in ritiro, che si presentò a luglio in Trentino con capelli rasati ed un colore che quasi sembrava d'argento. La tribuna ebbe difficoltà nel riconoscerlo, ma ad abituarsi ci ha poi messo poco, anche perché i compagni non erano da meno. Anche Gianluca Gaetano, il classe 2000 che per la prima volta si affacciava ad un ritiro della prima squadra da protagonista, era rientrato biondo dalle vacanze in Egitto, stesso dicasi per Lorenzo Tonelli, rientrato al Napoli dal prestito alla Samp con il nuovo colore. Il platino, poi, era finito anche sulla testa di Elseid Hysaj, l'albanese che si era mostrato biondo sui social dopo i festeggiamenti per il fresco matrimonio. Fortunatamente è durata poco anche per lui, che, appena accantonato il platino, ha ritrovato anche il gol qualche settimana fa in nazionale.
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