Meret vuole restare a Napoli
ma Spalletti lo ha già bocciato

Meret vuole restare a Napoli ma Spalletti lo ha già bocciato
di Gennaro Arpaia
Venerdì 22 Aprile 2022, 17:08 - Ultimo agg. 23 Aprile, 12:01
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«La società sa come stanno le cose. Io a Napoli sto bene, il mio obiettivo il prossimo anno è restare qui per trovare continuità». Nel giorno in cui Navas apre la polemica con il compagno Donnarumma a Parigi - «Non possiamo continuare così» - Alex Meret parla, e forse per la prima volta da quando è in azzurro lo fa senza problemi e senza peli sulla lingua. Sono passati quasi quattro anni da quella estate del 2018: l'addio ormai segnato a Reina e l'arrivo di quel giovane portiere che per tutta l'Italia del pallone era pronto a segnare l'ennesimo step dei grandi portieri italiani proprio insieme a Donnarumma. Entrambi, invece, ora vivono più panchina e più critiche di quelle che pensavano.

In parte, certo, è stato così: campioni d'Europa entrambi (ma Gigio titolare e Alex sempre in panchina), su grandi palcoscenici entrambi, punti di riferimento per Mancini in nazionale. Ma nella storia d'amore tra il Napoli e Meret, quattro anni più tardi, sembra non essere ancora scoccata la scintilla giusta. E, come a Parigi, c'è un sudamericano a mettersi di mezzo: in Francia Navas, a Napoli David Ospina, diventato quest'anno il vero numero uno del Napoli di Luciano Spalletti. E lo dicono i numeri: se nei primi tre anni di convivenza forzata Alex e David si erano divisi quasi equamente la porta (anzi, l'italiano era avanti in termini di presenze), in questa stagione con il toscano non c'è stato alcun dubbio.

Ospina ha giocato 28 gare di campionato su 33: in pratica, quando influenza o problemini fisici non si sono messi di mezzo, non c'è mai stato dubbio. E nel computo totale della stagione stravince 30 presenze a 13 (7 di queste sono arrivate in Europa League). 

Con Ancelotti prima e Gattuso poi, invece, era stato diverso. Nel biennio 2019/21 Meret aveva chiuso sempre davanti al compagno di porta, nella prima stagione aveva invece tre presenze in meno (21 a 24) ma solo a causa di quell'infortunio lungo che gli aveva evitato la prima parte di stagione. Gli infortuni, appunto: sono quelli che hanno spinto il Napoli a puntare sul colombiano? No, perché in questo quadriennio azzurro David ha dovuto saltare a causa degli infortuni più o meno lo stesso numero di partite: 20 Ospina, 26 Meret. Anzi, l'ex Arsenal ha avuto più problemi fisici (nove infortuni contro i sei dell'italiano) ma quelli di Meret lo hanno tenuto fuori più giorni (193 giorni contro i 93 giorni di riposo per Ospina). Ora che il contratto di David è in scadenza, la successione sembra automatica quanto facile: ma Spalletti è pronto a rivedere le sue gerarchie?

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