«La società sa come stanno le cose. Io a Napoli sto bene, il mio obiettivo il prossimo anno è restare qui per trovare continuità». Nel giorno in cui Navas apre la polemica con il compagno Donnarumma a Parigi - «Non possiamo continuare così» - Alex Meret parla, e forse per la prima volta da quando è in azzurro lo fa senza problemi e senza peli sulla lingua. Sono passati quasi quattro anni da quella estate del 2018: l'addio ormai segnato a Reina e l'arrivo di quel giovane portiere che per tutta l'Italia del pallone era pronto a segnare l'ennesimo step dei grandi portieri italiani proprio insieme a Donnarumma. Entrambi, invece, ora vivono più panchina e più critiche di quelle che pensavano.
In parte, certo, è stato così: campioni d'Europa entrambi (ma Gigio titolare e Alex sempre in panchina), su grandi palcoscenici entrambi, punti di riferimento per Mancini in nazionale. Ma nella storia d'amore tra il Napoli e Meret, quattro anni più tardi, sembra non essere ancora scoccata la scintilla giusta. E, come a Parigi, c'è un sudamericano a mettersi di mezzo: in Francia Navas, a Napoli David Ospina, diventato quest'anno il vero numero uno del Napoli di Luciano Spalletti. E lo dicono i numeri: se nei primi tre anni di convivenza forzata Alex e David si erano divisi quasi equamente la porta (anzi, l'italiano era avanti in termini di presenze), in questa stagione con il toscano non c'è stato alcun dubbio.
Con Ancelotti prima e Gattuso poi, invece, era stato diverso. Nel biennio 2019/21 Meret aveva chiuso sempre davanti al compagno di porta, nella prima stagione aveva invece tre presenze in meno (21 a 24) ma solo a causa di quell'infortunio lungo che gli aveva evitato la prima parte di stagione. Gli infortuni, appunto: sono quelli che hanno spinto il Napoli a puntare sul colombiano? No, perché in questo quadriennio azzurro David ha dovuto saltare a causa degli infortuni più o meno lo stesso numero di partite: 20 Ospina, 26 Meret. Anzi, l'ex Arsenal ha avuto più problemi fisici (nove infortuni contro i sei dell'italiano) ma quelli di Meret lo hanno tenuto fuori più giorni (193 giorni contro i 93 giorni di riposo per Ospina). Ora che il contratto di David è in scadenza, la successione sembra automatica quanto facile: ma Spalletti è pronto a rivedere le sue gerarchie?