Napoli, nuovo patto con i tifosi:
ecco la strategia per lo scudetto

Napoli, nuovo patto con i tifosi: ecco la strategia per lo scudetto
di Pino Taormina
Mercoledì 24 Luglio 2019, 07:00
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Inviato a Dimaro-Folgarida

«Lasciate che i tifosi vengano a noi», ha ordinato De Laurentiis. A un certo punto pure lui ha deciso che era arrivato il momento di una Paciopoli con il tifo napoletano e anche con quelle curve che lo fanno imbestialire per quei cori insopportabili e contro cui spesso ha reagito facendo schizzare alle stelle i prezzi per le partite. Basta, ha detto De Laurentiis, il segnale lo mando io. Prezzi stracciati per la campagna abbonamenti che parte domani. Si fa fatica a trovare un altro top club in Italia che abbia praticato questi prezzi dal 2010 in poi.
 
C'è lo zampino di Ancelotti, rimasto assai perplesso dinnanzi ai vuoti degli spalti dell'ultimo anno, dietro questa mano tesa di De Laurentiis al popolo dei tifosi da stadio. Ma c'è soprattutto il restyling del San Paolo, voluto dal suo amico, il governatore Vincenzo De Luca, che merita di essere onorato con un San Paolo che si possa riempire. «Lasciate che i tifosi vengano a noi», ripete dopo essersi goduto il bagno di folla della Val di Sole, l'allegria del popolo azzurro. E che spera possa vivere a ogni partita.

De Laurentiis e il suo braccio destro Formisano hanno lavorato a lungo per definire questa strategia e lanciare questo messaggio che subito gli ultrà hanno gradito. I segnali via social sono di apprezzamento ma per capirlo per davvero bisognerà attendere l'apertura ufficiale delle vendite, prevista per le 12 di domani. «L'obiettivo è 40mila tessere», ha detto baldanzoso l'head of operation del club azzurro. Fa impressione il numero di benefit che avrà il possessore di un abbonamento. Se ne pensa a un'altra: portare i tifosi (a sorteggio) a bordocampo per assistere alla fase di riscaldamento (ma serve il parere della Lega). De Laurentiis è un fiume in piena, nell'hotel che fa da quartier generale: traccia mappe, sviluppa diagrammi, incrocia segni e parole su un grande quaderno. Cerchia e sottolinea. Il tifo azzurro - quello dello stadio - ha una fazione di «duri» che non perde occasione di prenderlo di mira. E ora vuole portare distensione e soprattutto riempire il San Paolo con gli abbonamenti. Ci riuscirà?

È una apertura di credito ai «curvaioli» ma attenzione non è affatto un cambio di posizione rispetto al fatto che il club non finirà mai in ostaggio del tifo organizzato. Anzi: Salvini, il ministro dell'Interno, con lo strumento del «gradimento» ha dato una grossa mano alle società per mettere alla porta i tifosi che non si comportano bene. E il Napoli prepara uno schieramento di forze per punire chi usa il laser, chi occupa le scale di emergenza, chi introduce striscioni vietati e così via. «La norme prevede anche che il riconoscimento differito», ribadisce Formisano.

Quello di mettere alla porta il tifo violento (ma anche quello che con il proprio atteggiamento ha provato 5 milioni di multe al club in 10 anni) sarà un mantra della prossima stagione: perché l'uomo che viene dal cinema vuole trasformare il San Paolo in un salotto. Sa bene che il calcio italiano è malato di complicità, o almeno di leggerezza. Molti dirigenti - di altre società - sono stati quantomeno disinvolti o poco accorti nella gestione dei rapporti con i teppisti, solo per non farsi sfasciare la casa e per non farsi coprire di multe, squalifiche, estorsioni, minacce. De Laurentiis non ha mai accettato un ricatto. Né comincerà a farlo quest'anno.

Il prossimo passo di De Laurentiis è andare a firmare la convenzione. Nuovi stop non sono attesi, anche perché con il capo di gabinetto del Comune Auricchio, sono stati definiti tutti i passaggi. Una svolta importante, perché questo stadio va onorato con un pienone costante. Perché questo Napoli lo merita perché in Italia nessuno ha conquistato l'Europa per dieci anni di seguito. I prezzi sono il passo verso il tifo reale, non quello virtuale. Da cui può anche arrivare la spinta per vincere qualche partita. Perché è un passo chiaro in una direzione: De Laurentiis vuole vincere lo scudetto. E per farlo deve avere il pubblico del San Paolo dalla parte sua e del Napoli. A ogni partita. Non solo con la Juventus o il Milan. Ma anche con il Brescia e il Lecce. Domani a mezzogiorno tutti saranno lì in attesa di capire il gradimento.
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