Napoli, Osimhen a secco con le big:
col Milan aspetta una notte da star

Napoli, Osimhen a secco con le big: col Milan aspetta una notte da star
di Pino Taormina
Mercoledì 2 Marzo 2022, 09:39 - Ultimo agg. 16:44
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I gol pesanti certo che li fa. Come i colpi di testa al Venezia oppure quello al Cagliari. Ma quello che manca a Osimhen sono i gol alle big della serie A. Insomma la ciliegina sulla torta. Ne ha segnati pochissimi: uno all'Atalanta, lo scorso anno alla quarta giornata, e un altro alla Lazio nel 5-2 nel finale dello scorso campionato. Ecco, quello dove è carente il 23enne stella degli azzurri, è nel suo bottino personale contro le grandi della nostra serie A: perché sia pure con un andamento condizionato dai tanti infortuni, non ha mai segnato a Milan, Inter e Juventus. E a voler scorrere la classifica attuale del campionato, neppure a Roma e Fiorentina. Insomma, zero gol alle altre regine del campionato e due in tutto alle sette sorelle. Ovvio, bisogna fare i conti anche con il fatto che di gare ne ha giocate col contagocce: dei tre Napoli-Milan che poteva giocare, in tutto è rimasto in campo la miseria di 31'. Dunque, sarà quello di domenica la prima sfida ai rossoneri da titolare.



C'è un destino felice che gli manda addosso tutti i palloni che servono. La sua testa è lo strumento migliore di una squadra che la testa la usa comunque, e non solo per gonfiare la rete. Cervello e fronte sono complementari. Due gol molto simili al Cagliari e al Venezia ma da oggi si rimette al lavoro per mettere una firma su un grande match. Ecco, decisivo lo è a prescindere, perché se c'è lui ovvio che lo scenario sul terreno di gioco è un altro. D'altronde con Victor in campo il Napoli quest'anno non ha mai perso (a parte con l'Inter dove uscì prima per la ferita allo zigomo). E non è una questione di essere amuleto portafortuna. Ma ora serve una rete in un big match. Le sue partite sono esemplari nei movimenti sul prato, nei tagli, nel sacrificio e nel dinamismo. Il nigeriano è uno che va cercarsi la partita prima di esserne trovato, prende anche un sacco di botte ma certo non è uno che resta a guardare. Ma quei gol con le big ancora latitano. E lui deve diventare inossidabile anche in queste notti. Il passo in avanti è quello di diventare infallibili quando serve. Il Napoli che sogna lo scudetto ha bisogno di questo tipo di reti che devono rendere il bomber inossidabile. D'altronde, anche in Belgio e in Francia, dove è esploso e ha attirato le attenzioni del mondo del calcio, ha peccato per i gol alle big: delle 20 reti segnate nella Jupiter League con la maglia dello Charleroi, non ha mai fatto gol ad Anderlecht, Bruges e Genk, le big belghe. E in Francia, al Lilla su 18 gol fatti in Ligue 1 tra le regine transalpine c'è solo la rete al Marsiglia. E nessuna al Psg. Insomma, Osimhen ha ancora margini di miglioramento: ovvero mettere a segno colpi decisivi negli snodi delicati del percorso. Perché i gol non solo si contano ma si pesano pure.

Le statistiche non spiegano l'importanza di Osimhen nel gioco di Spalletti e i suoi meriti in questo straordinario primo posto che fa sognare tutta Napoli. Restano le vittime: Cagliari e Sampdoria le predilette (3 reti per ciascuno), Bologna, Spezia e Torino 2 gol, e poi Crotone, Udinese, Venezia e per l'appunto Lazio e Atalanta a 1. Intanto, anche domenica giocherà con la maschera protettiva. E meno male che l'aveva addosso domenica sera con la Lazio. Perché lo staff medico ha tremato quando ha poi rivisto al replay il violentissimo impatto della testa del centravanti. La protezione funziona e anche Osimhen inizia ad abituarsi. Deve fare un'altra Tac e poi si deciderà se toglierla con il Verona o lasciarlo così magari fino alla sosta. Di sicuro con il Milan giocherà ancora con la protezione sul volto. Perché non è il caso di correre rischi in più. Il Napoli crede molto in Osimhen che ha blindato con un contratto fino al 2025: chiaro che questa sua stagione da protagonista lo mette al centro delle voglie della Premier (il Newcastle su tutti) ma De Laurentiis non pensa a una cifra bassa per darlo via. Ha speso quasi 80 milioni per ingaggiarlo e per rinunciarvi non farà sconti eccessivi. Secondo i piani del Napoli, infatti, serve un altro anno in serie A prima di pensare all'addio. Magari un anno senza intoppi: perché davvero ne ha passate di tutti i colori in questi ultimi 18 mesi. Ma ora col Milan può arrivare una svolta: un gol a una grande. Ovviamente un gol come piace a lui: da tre punti.
 

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