Il vero oggetto del desiderio di Aurelio De Laurentiis è lui: Francesco Sinatti, aretino di 39 anni che a Napoli è già un santone. Dalle sue mani è nata l'era Sarri, per le sue mani è passato il Napoli dello scudetto, ancora una volta tra le sue mani si gestirà il nuovo corso Calzona: l'ex vice storico è diventato oggi il primo allenatore azzurro, al suo fianco ritroverà Bonomi e proprio Sinatti, preparatore atletico che di Castel Volturno conosce pregi e difetti, segreti e misteri. Tanto da aver affascinato il patron.
Sinatti è stato il primo a scendere in campo oggi: quando la sessione di allenamenti per Calzona non era ancora cominciata, il preparatore atletico napoletano già calcava nuovamente i campi che ben conosce. Ed è stato anche il primo interlocutore del nuovo allenatore: quando Calzona arriva in campo, prima ancora di salutare i calciatori si rivolge a lui.
L'addio di Sinatti si era consumato pochi mesi fa, insieme con Spalletti: il preparatore aveva infatti seguito il toscano in nazionale, un ruolo d'onore che aveva inseguito per anni e che manterrà anche in questi mesi visto che il ritorno in azzurro si concretizza grazie all'ok della Federcalcio arrivato ieri in giornata.
Ma nella testa di De Laurentiis, Sinatti è imprescindibile: già da mesi, infatti, il patron azzurro aveva capito che il ritorno del preparatore doveva essere legge a Castel Volturno. L'idea era provare a riprenderlo in estate, ma perché non anticipare i tempi ora che i pezzi del puzzle vanno tutti dalla stessa parte? Sarà l'arma in più già di Calzona, che però potrebbe anche non esserci il prossimo anno. Poco male. Il Napoli deve tornare a correre e per farlo deve regalarsi alle mani del mago Sinatti. Dove è passata la gloria e dove passa ora anche la ricostruzione.