Osimhen corre verso la coppa Africa:
è già braccio di ferro con la Nigeria

Osimhen corre verso la coppa Africa: è già braccio di ferro con la Nigeria
di Pino Taormina
Giovedì 9 Dicembre 2021, 07:00 - Ultimo agg. 10 Dicembre, 08:09
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Diciotto giorni senza Osimhen hanno già pesato. Eccome se hanno pesato. Fuori nella gara di Mosca (e la sconfitta con lo Spartak è un disastro in ottica qualificazione in Europa League) e poi per tre partite di campionato. Il Napoli non ha da tempo a disposizione quella che è la sua stella, il suo uomo migliore. Da quel 21 novembre, dalla notte con l'Inter, Victor ha iniziato un lungo viaggio nel dolore: la frattura dello zigomo non gli ha dato tregua. Ma ieri mattina, lunga la sua personale via crucis, ha fatto tappa a Castel Volturno dove ha iniziato almeno a correre per conto suo e ha potuto anche vedere i compagni di squadra. La ferita è ancora lì visibile. Il taglio è evidente. Nessuna protezione all'occhio operato, solo una bella protezione al collo e alla bocca perché ieri sul litorale domizio soffiavano raffiche di vento gelido. Spalletti è rimasto con lui per qualche minuto, d'altronde lo chiama praticamente tutto i giorni. Non può fare molto, come allenamento, perché è ancora in condizioni menomate. Tutti hanno bisogno di lui, il Napoli ma anche la Nigeria. Che in queste ore ha fatto sapere che convocherà l'attaccante per la Coppa d'Africa. Nessun ripensamento, nessuna esitazione. Il club azzurro è stato avvisato dalla federazione che l'intenzione è di avere Osimhen per dopo Natale a Lagos per il ritiro pre-Coppa. In quei giorni i medici nigeriani valuteranno le condizioni di Osimhen. Ma non è escluso che i medici dello staff nella federazione della Nigeria possano anche venire in Italia proprio sulla spinta di De Laurentiis e dello staff che lo ha operato, per prendere atto della condizioni fisiche. Per il Napoli, ci vogliono almeno altri due mesi prima che possa giocare una partita vera. Quindi, visto sotto il punto di vista del club partenopeo, la convocazione non avrebbe senso.

Ma la Nigeria non vuole rinunciare a Osimhen. Ed è probabile che ne venga fuori un bel braccio di ferro. 

 

Osimhen non ha mai nascosto di aver avuto una grande paura per l'incidente rimediato a San Siro. Gli hanno spiegato che alla fine gli è persino andata bene perché rischiava danni più seri all'occhio. Forse per questo, ieri, nel rimettere piede sul terreno di Castel Volturno, ha postato un tweet di gratitudine. «Sono Grato a DIO, apprezzo sinceramente coloro che hanno avuto un pensiero per me, che Dio benedica te e i tuoi, non c'è tempo per soffermarsi sulle trasgressioni passate, in attesa delle cose più grandi future, Dio è il più grande, ci muoviamo!». Poi aggiunge: «E menzione speciale per lo staff del Napoli e Gianpaolo Tartaro (il medico che lo ha operato)». Il segnale positivo è rivederlo nel centro tecnico. Peraltro ha incrociato la squadra, dicendo di essere certo che il Napoli batterà il Leicester e passerà il turno di Europa League. Dopo un po' di lavoro personalizzato, senza forzare particolarmente ma anche senza avvertire problemi di sorta, Osimhen si è spostato in palestra. Sarà di nuovo oggi ad allenarsi per conto suo, sempre e solo corsa e null'altro. E la tabella prevede che continui a farlo per almeno una settimana ancora. Quindi, in questo periodo, non avrà alcuna mascherina a proteggere lo zigomo e l'occhio che sono stati al centro dell'intervento chirurgico. 

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