Osimhen va via dal Napoli? La rabbia dopo le parole di De Laurentiis

Tra l'agente e il Napoli gli incontri sono fermi ad agosto

Victor Osimhen
Victor Osimhen
di Bruno Majorano
Venerdì 20 Ottobre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 15:00
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Un tuono che squarcia la serenità all'interno della quale Victor Osimhen sta vivendo questi giorni non facili di recupero dall'infortunio. Le parole di Aurelio De Laurentiis gli sono arrivate nel giro di pochi minuti. Giusto il tempo di vedere il video della conferenza stampa caricata dal Napoli sulla propria pagina YouTube e si è scatenato il finimondo. «Il mio modo di comportarmi è sempre lo stesso, forse è il suo che si è modificato: se da una stretta di mano mi arriva la negazione di quello che si è concordato, e allora uno ne prende atto, la vita va avanti. Ma con Osi i rapporti sono ottimi, c'è un altro anno prima di entrare nell'ultimo», ha detto De Laurentiis, e Osimhen ha raccolto. Non l'ha presa bene, così come bene non l'ha presa il suo agente Roberto Calenda che proprio nei giorni scorsi era a Napoli per stare accanto al suo assistito e dargli la giusta serenità in un momento tanto complicato e delicato. E invece no, niente. Boom. Le parole del patron hanno provocato un'esplosione e alla rapidità della luce sono arrivate all'orecchio di Victor, tutt'altro che sereno.

Tra l'agente di Osimhen e il Napoli, infatti, gli incontri sono fermi ad agosto, ovvero quando Calenda era praticamente presenza fissa all'interno del ritiro estivo del Napoli.

Ore, poi diventate giorni, quasi settimane. Calenda e De Laurentiis, De Laurentiis e Calenda, uno scambio di opinioni e posizioni fittissima, con vista su un rinnovo che mai come quest'estate sembrava davvero a un passo. Il giocatore - a lungo corteggiato dal calcio saudita - si era detto pronto ad accettare le proposte del Napoli, qualora però fossero arrivate. «Le faremo sapere», era stato l'ultimo contatto tra il club e l'entourage del giocatore che in religioso silenzio è rimasto in attesa. Il Napoli sapeva quali fossero le richieste del calciatore, ma nonostante ciò non ha mai bussato alla porta del suo agente per provare a trovare un'intesa. Una sorta di guerra fredda, silenziosa, che nel pomeriggio di ieri ha avuto l'ennesima svolta. Perché le parole di De Laurentiis non lasciano spazio a ulteriori riflessioni. Sembra una di quelle coppie adolescenziali nella quale non si capisce chi debba chiamare l'altro. Insomma, corto circuito, di sicuro: almeno dal punto di vista della comunicazione. Perché le parti sono entrambe sicure di essere nel giusto e che sia l'altro a dover fare un passo in avanti, magari quello decisivo. Clima tesissimo, proprio nei giorni in cui Victor resterà ai box per colpa di un infortunio - l'ennesimo - rimediato durante gli impegni con la sua Nigeria. 

Nulla che aiuti, mai come in questo momento. Victor storce il naso e poco importa se il suo accordo con il Napoli scadrà nel 2025. Già dalla prossima estate potrebbe diventare l'oggetto del saccheggio da parte dei grandi club disposti a tutto per assicurarsi le prestazioni di uno dei migliori attaccanti al mondo. Il Napoli, per non correre il rischio di perderlo a zero, potrebbe essere costretto a svenderlo: cosa che sarebbe un danno non da poco. La scorsa estate De Laurentiis ha detto che «con 200 milioni non comprate manco un piede di Osimhen», ma l'impressione è che in assenza di un prolungamento dell'accordo, il prezzo del bomber finirebbe per crollare. 

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Perfino Calenda, manager che ha sempre voluto il meglio per il suo assistito, è rimasto stupito dalle parole di De Laurentiis, perché anche lui era in attesa di una chiamata dal club per trovarsi e discutere del nuovo contratto. In estate la sua figura è stata preziosa per convincere il giocatore a restare a Napoli e ritrovare l'entusiasmo del trascinatore della passata stagione. Ma ora le parti si ritrovano a chilometri di distanza, lontanissime anni luce. Già qualcosa era iniziata a scricchiolare a metà settembre quando proprio Calenda aveva attaccato il Napoli dopo la pubblicazione di alcuni contenuti sui social ritenuti «inaccettabili». Ora è arrivata l'ennesima frecciatina da parte del club, rendendo il rapporto ancora più difficile. 

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