Ramadan, da oggi digiuno dall'alba al tramonto per tre calciatori del Napoli: ecco chi sono

Arriva il mese del digiuno nel momento topico della stagione

Frank Zambo Anguissa
Frank Zambo Anguissa
di Gennaro Arpaia
Mercoledì 22 Marzo 2023, 11:00 - Ultimo agg. 23 Marzo, 07:10
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È una delle variabili degli ultimi anni, curiosità per gli appassionati e i tifosi, sempre meno tasto dolente per gli staff medici dei club di Serie A. Riecco il Ramadan: il mese di digiuno che, per gli stessi fedeli musulmani, è uno dei cinque precetti fondamentali. Un fattore che è sempre più presente anche nel nostro campionato: da stasera e per i prossimi 29 giorni, i calciatori musulmani del nostro campionato non potranno bere né mangiare dall’alba al tramonto, come da tradizione. Tra le eccezioni che la fede musulmana pur prevede, di certo non ci sono i calciatori, che non si sottraggono alla pratica pur se con un’osservanza più “tollerante” in molti casi. 

Cos’è il Ramadan? È il mese sacro del digiuno, dedicato alla preghiera, alla meditazione e all’autodisciplina. Il digiuno è un obbligo per tutti i musulmani praticanti. Il periodo varia ogni anno e ormai è ben conosciuto anche all’interno dello spogliatoio azzurro: nelle ultime stagioni, anche calciatori molto rappresentativi come Koulibaly e Ghoulam osservavano la pratica, mentre quest’anno nella rosa di Luciano Spalletti ci saranno solamente il camerunese Frank Zambo Anguissa e il macedone Eljif Elmas (con l’aggiunta dell’algerino Karim Zedadka). Vista l’importanza della pratica religiosa, via via sempre più crescente anche in Italia, gli staff medici dei club di Serie A hanno imparato ad accompagnare il mese di digiuno dei propri atleti. Anche e soprattutto a Napoli: lo staff medico azzurro ha sempre avuto negli ultimi anni ottimi risultati, controllando costantemente le condizioni dei calciatori interessati e aiutandoli nelle ore in cui è possibile bene e mangiare. Ancor più importante sarà in questa stagione, visto che il Ramadan cadrà proprio in un aprile zeppo di impegni decisivi tra campionato e Champions League. 

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Negli ultimi anni sono diverse le storie che hanno accompagnato il Ramadan e il calcio. La più nota quella di Salah, Mane e Sissoko nella finale Champions del 2019 tra Liverpool e Tottenham.

I tre decisero di interrompere il digiuno per arrivare nelle migliori condizioni. Scelta opposta all’anno precedente per i due Reds, quando furono sconfitti dal Real Madrid. In Serie A, tra i fedeli al precetto ci sono Amrabat e Dzeko, Calhanoglu e Bennacer, fino a Barrow e Demiral, tutti osservati speciali nel prossimo mese.

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