Spalletti disegna il nuovo Napoli:
Fabian e Koulibaly in partenza

Spalletti disegna il nuovo Napoli: Fabian e Koulibaly in partenza
di Pino Taormina
Lunedì 31 Maggio 2021, 09:00 - Ultimo agg. 19:26
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Nel faticoso processo di ricostruzione del Napoli, c'è un punto fermo, il sole attorno al quale De Laurentiis ha deciso che deve ruotare tutto: Luciano Spalletti. I due hanno condiviso ogni cosa in questi primi giorni di lavoro. E pensano anche al piano B, nel caso in cui arrivi l'esclusione clamorosa della Juventus da parte dell'Uefa dalla Champions. Da oggi scende in campo anche il ds Cristiano Giuntoli, a cui è chiamato la tradizionale missione di vendere, sondare il mercato, garantire tesoretti da investire: perché l'aut aut presidenziale parla della necessità di dare via già a giugno qualcuno dei big. Prima di potersi muovere in entrata. E i candidati all'addio sono Koulibaly e Fabian. Difficile capire la valutazione, perché è davvero tempo di vacche magre per il calcio europeo. Ma l'impressione è che Koulibaly non verrà ceduto per meno di 60 milioni. E lo stesso vale per Fabian. Ma in nome del monte ingaggi, in bilico la permanenza anche di Mertens e Ghoulam. Per il belga ci sarebbe la tentazione del campionato Usa. Ma solo sussurri fino ad adesso. Tra i partenti, magari, potrebbero finire anche Petagna, Ospina, Mario Rui, Lobotka e così via, le cui posizioni sono in bilico e il loro futuro dipende, assai, dai pretendenti. E inoltre bisognerà vedere come andrà la trattativa per il rinnovo di Lorenzo Insigne: difficile pensare che senza un prolungamento possa restare in scadenza. Una sforbiciata che non può essere rinviata perché il 30 giugno, con la chiusura dei bilanci, sarà evidente il nuovo rosso di bilancio della seconda stagione dell'era Covid. A Giuntoli il compito di creare il tradizionale tesoretto con cui poi muoversi. Nell'ultimo bilancio approvato, le cessioni del direttore sportivo che è blindato fino al 2024, hanno garantito 60 milioni di euro: Diawara alla Roma (19,3 milioni di plusvalenza), Inglese al Parma (16,9 milioni) Rog al Cagliari (12,7 milioni) e Verdi al Torino (11,1 milioni). 

 

Come ridurre il monte ingaggi da 105 milioni? Hysaj (3 milioni lordi) e Maksimovic (2,4 lordi) in scadenza rappresentano la prima sforbiciata, il ritorno a casa di Bakayoko (4 milioni) l'altra. Ma non basta. Pesa Ghoulam che ha un altro anno di contratto (4,6 milioni di euro lordi). D'altronde, già a gennaio sono state fatte operazioni importanti: l'addio di Milik e Llorente. Ma è chiaro che tutto ruota attorno a Koulibaly (stipendio da 12 milioni), Mertens (circa 9 milioni), Mario Rui (4). Insomma, vero che va fatta cassa per poter finanziare il mercato, ma anche vero che gli stipendi vanno ridimensionati a una realtà dove gli incassi degli ultimi due anni si sono ridotti e non di poco. Per questo il Napoli vende e taglia. Ma occhio: non svende. E non taglia senza avere in mente cosa fare. Ma qui Spalletti ha un ruolo importante: anche Gattuso aveva dato il suo ok per la cessione di Koulibaly e Lucianone ha confermato il suo assenso. Capisce che per il Napoli, KK è sul mercato. Come lo è Fabian, tra i gioiellini azzurri quello più sacrificabile. Non ha posto veti, ma è lapalissiano che il suo sì al progetto è la garanzia di un Napoli competitivo (anche in Europa League). Quindi i punti fermi saranno Zielinski e Osimhen, centrali nel progetto.

Spalletti punta alla conferma di Lozano e Politano ma sa che eventuali folli offerte non saranno rispedite al mittente senza essere valutate. Ma il Napoli non pensa di smantellare, nessuno lo pensi: il modello che De Laurentiis ha in mente è quello del Lille, che ogni anno vende un gioiello (Pepé all'Arsenal nel 2019, Osimhen al Napoli nel 2020) per poi allestire squadre sempre competitive. Ed è dunque molto importante il lavoro di casting che attende De Laurentiis, Giuntoli e il resto del club azzurro. Tetto d'ingaggio fissato attorno ai 2,5-3 milioni per i nuovi acquisti. Non di più. 

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De Laurentiis sta portando modifiche anche all'interno dello staff medico dove sta per fare il suo ingresso un nuovo consulente, il professor Raffaele Landolfi, primario al Gemelli e medico personale del patron azzurro. In fase di valutazione anche il rinnovo di alcuni storici manager del club azzurro: perché de Laurentiis sta pensando di apportare più di qualche modifica all'interno del club azzurro. Con un ruolo sempre più centrale e operativo per il figlio Eduardo, vice presidente della società. 

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