Macchine volanti, ecco la flyng car: nuova frontiera delle granturismo

Nella scia di 007 Bond e Fantomas, prende quota il convertiplano ad eliche controrotanti senza perdere l’eleganza dell’auto

Xpeng-19
Xpeng-19
di Nicola Desiderio
Mercoledì 14 Febbraio 2024, 10:40 - Ultimo agg. 15 Febbraio, 07:42
3 Minuti di Lettura

L'automobile che vola sarà come la AMC Matador Coupe con la quale Francisco Scaramanga fugge da James Bond in 007 – L’uomo dalla pistola d’oro o sarà invece come la Citroën DS con la quale Fantomas decolla sotto il naso del commissario Juve in Fantomas minaccia il mondo?

Molto probabilmente sarà invece come la Xpeng: una via di mezzo tra un’automobile e un convertiplano a 4 motori elettrici ciascuno con due eliche controrotanti, ma sempre con le ruote che permetteranno a questa “Flying Car” – per ora è questo il suo nome – di marciare e di apparire come una vera automobile. E di essere anche bella. Una volta infatti che le eliche e i bracci che le sostengono sono rientrati all’interno della carrozzeria, la Flying Car di Xpeng sembra una supersportiva dall’aerodinamica avanzata. I grandi parafanghi anteriori sono dotati di sfoghi come le auto da corsa e la lunga coda, perfettamente raccordata con parabrezza e tetto, si rastrema come se volesse permettere a questo mezzo di raggiungere velocità da decollo, ma con le ruote ben attaccate all’asfalto. Quello che distingue la Flying car sono gli enormi convogliatori visibili da dietro e la forma della portiera perfettamente a filo con la carrozzeria/carlinga, priva di una maniglia visibile e dotata di una finestratura che arriva fino al brancardo per permettere la visibilità della zona sottostante al veicolo/velivolo anche lateralmente. Ha due posti, ma la lunghezza è da limousine: 6 metri con un interasse enorme, reso meno esagerato dalle ruote di grande diametro, dotate di pneumatici automobilistici e carenate da coperchi pensati più per il design ed il volo che per il raffreddamento dei freni.

CLOCHE E JOYSTICK

Dunque se andate in montagna, meglio rinunciare a guidare sulle curve, dispiegare il sofisticato sistema di volo, alloggiato a scomparsa sotto il tetto, e arrivare sulle piste via aria. L’abitacolo è ancora allo stato prototipale, ma l’ergonomia è già fissata con una plancia a tutto schermo e soli quattro comandi fisici. Oltre ai pedali di acceleratore e freno, ci sono la cloche e la leva a joystick centrale: nella modalità “terra” funzionano rispettivamente come volante e leva del cambio; in modalità “volo”, la cloche si ritrae scomparendo all’interno della plancia e il joystick diventa l’unico comando con il quale decollare e atterrare, virare e modificare assetto e altitudine di volo. Un sogno? Intanto la Xpeng AeroHT ha già fatto volare con successo un prototipo marciante – anzi, volante – affrontando senza problemi un rigido capitolato di sicurezza che prevede di rimanere in volo e di manovrare il velivolo anche se si verifica il guasto di più motori. Per limitare il peso, la Flying Car fa un massiccio utilizzo di fibre composite e ha una batteria in grado di assicurare massima affidabilità e sicurezza insieme ad un’elevatissima densità di potenza energetica. Futuro ancora lontano? Niente affatto: l’azienda cinese sta già raccogliendo preordini promettendo le prime consegne nella prima parte del 2025 con un prezzo pari a 130mila euro.

Davvero niente male per coronare il sogno di volare sul traffico a bassa quota, decollando e atterrando in giardino, sul tetto o vicino alla colonnina di ricarica. Ovviamente, a regolare l’utilizzo ci sono legislazioni molto rigide che variano da Paese a Paese e per guidarla non basterà certo la patente B, ma la strada è tracciata e chissà che la svolta non sia davvero dietro l’angolo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA