Spazio, l'avamposto italiano lo spazioporto a Grottaglie: lavori nel 2024

Si accelera sul progetto del “Criptaliae spaceport”: Enac investe 50 milioni per l’infrastruttura e 20 per la ricerca

Spazio, l'avamposto italiano lo spazioporto a Grottaglie: lavori nel 2024
di Francesco G. Gioffredi
Mercoledì 19 Luglio 2023, 12:09 - Ultimo agg. 20 Luglio, 07:43
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Verso l’infinito, o quasi. Verso, soprattutto, prospettive concrete in chiave commerciale, imprenditoriale, scientifica, dopo uno stop&go fisiologico, ma ora con rinnovato slancio.

I voli suborbitali decollano, in tutti i sensi: nelle scorse settimane Virgin Galactic ha condotto il primo volo commerciale Galactic 01, andata e ritorno dallo spazioporto in New Mexico, 75 minuti per SpaceShipTwo a un’altezza di circa 85 chilometri: un volo acquistato da Aeronautica militare italiana e Consiglio nazionale delle ricerche. Per di più i tre passeggeri con il tricolore sulla manica imbarcati sulla navicella “Unity” sono stati portati fin quasi al confine dello spazio da un altro “azzurro”, il friuliano Nicola Pecile, primo italiano a pilotare uno spazioplano e sempre più punto di forza della compagnia di Richard Branson.

TASSELLI TRICOLORE

Tante insomma le tessere italiane del mosaico che sta prendendo forma: i rapporti di cooperazione istituzionale, gli accordi commerciali, il protagonismo delle imprese italiane – Thales Alenia Space – nella realizzazione per esempio della stazione spaziale Axiom, l’impegno di Enac nel definire un quadro regolatorio chiaro. Non solo: è ormai in moto l’ingranaggio che porterà alla nascita a Grottaglie, in Puglia, del primo spazioporto italiano, avamposto strategico della New space economy e presto piattaforma anche per i voli suborbitali a fini commerciali. I lavori sono stati aggiudicati a dicembre e Virgin Galactic segue con costante interesse gli step del polo pugliese. Il confine ideale della nuova frontiera è segnato dalla “linea di Karman”, una linea immaginaria tracciata all’altezza di 100 chilometri sul livello del mare che indica convenzionalmente il limite tra atmosfera terrestre e spazio esterno. I voli suborbitali s’attestano di fatto lì. Ora (ri)accendono i motori e il mercato mostra segni di fermento, trascinato dagli sviluppi tecnologici: i competitor sono tutti made in Usa, a cominciare da Blue Origin di Jeff Bezos e da Virgin Galactic di Richard Branson, e senza dimenticare SpaceX di Elon Musk. Virgin Galactic utilizza un sistema di volo innovativo rispetto ai tradizionali razzi spaziali: un aereo-madre trasporta fino a 15 chilometri d’altezza la navetta che si sgancia, punta verso lo spazio e, raggiunta la massima altezza possibile, torna planando al punto di partenza. Verrà, anche, il tempo della lunga percorrenza. Intanto, il volo del 29 giugno in New Mexico è stato un primo, rilevante passo per integrare competenze, scenario sul quale l’Italia scommette con decisione, anche nell’ottica di un Sistema di difesa interconnesso e ben collegato al vivace comparto dell’aerospazio. Peraltro l’Italia sta negoziando con gli Usa il trattato Tsa, che sta per Technical and security agreement: un passaggio cruciale. E a Grottaglie? I cantieri per lo spazioporto “Criptaliae spaceport” partiranno nel 2024, alla base c’è il protocollo tra Enac, Regione e Aeroporti di Puglia. I lavori sono stati aggiudicati dal Raggruppamento temporaneo di progettazione composto da Aeroporti di Roma Ingegneria, Proger, Rina consulting e architetto Camerana.

IL CANTIERE

Enac ha già messo sul piatto 50 milioni per l’infrastruttura e 20 per la ricerca. «Un’accelerazione concreta, puntiamo a creare le sinergie necessarie per proiettare l’Italia nel futuro», ha detto il presidente Enac Pierluigi Di Palma. «Di particolare rilevanza la relazione con gli Usa», ha commentato il viceministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami. Su Grottaglie i marchi di casa Branson avevano già posato lo sguardo: Virgin Orbit aveva scelto l’aeroporto pugliese per il lancio di piccoli satelliti, ma è finita in bancarotta. Una battuta d’arresto che non ha tuttavia bocciato il modello tecnologico né mortificato gli sforzi di Virgin Galactic. Anche perché il mercato degli spazioporti e delle stazioni spaziali è in ascesa, per voli suborbitali, lancio di satelliti e missioni di rientro. Passo dopo passo, la rotta verso la linea di Karman è intrapresa. E Virgin Galactic ha già cerchiato in rosso un’altra data sul calendario: 10 agosto, nuovo volo suborbitale Galactic 02. La scala verso le stelle, o giù di lì, è ormai imboccata. Senza più intoppi, si spera.

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