Robee, il primo robot che garantisce la sicurezza sul lavoro: «Non provo sentimenti, ma aiuto gli umani ad alleggerire i loro sforzi»

Presentato a Udine il primo androide programmato per non ribellarsi, anche se restano i dubbi etici e sociali

Robee, il primo robot che garantisce la sicurezza sul lavoro: «Non provo sentimenti, ma aiuto gli umani ad alleggerire i loro sforzi»
Robee, il primo robot che garantisce la sicurezza sul lavoro: «Non provo sentimenti, ma aiuto gli umani ad alleggerire i loro sforzi»
Giovedì 11 Aprile 2024, 19:40
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«Non provo sentimenti umani, ma riesco a riconoscerli e a collaborare con gli esseri umani senza sostituirli, rendendomi utile per garantire la sicurezza del loro lavoro e alleggerire i loro sforzi». Parola di RoBee, il primo robot umanoide certificato per lavorare in fabbrica e testimonial del convegno "Industria 5.00: un futuro collaborativo" promosso dal Gruppo Terziario avanzato di Confindustria Udine. Scopo dell’incontro è stato proprio quello di analizzare il tema del rapporto tra uomo e robot.

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Le funzionalità di Robee

Creato da Oversonic, Robee è "programmato per non ribellarsi", come spiega il Ceo e fondatore Paolo Denti. Presente in diverse industrie italiane e impiegato in circa 80 applicazioni diverse. Lo scopo della sua creazione? Rendere gli ambienti di lavoro "più vivibili, più personalizzati alle esigenze delle risorse umane, sempre con grande attenzione all'ambiente", fa sapere Anna Mareschi Danieli, vicepresidente Confindustria Udine.

L'umanoide usa l'AI per supportare gli umani tutti gli ambiti del lavoro, analizzando e immagazzinando tutte le informazioni provenienti dai suoi sensori e utilizzando i servizi cognitivi avanzati del cloud.

Ma Robee "è e rimane una macchina, e richiede la centralità della persona", specifica Denti.

RoBee è alto fino a 200 cm con un peso che può arrivare fino a 120 kg, a seconda della configurazione di utilizzo. Il robot è in grado di muoversi autonomamente evitando eventuali ostacoli lungo il percorso, è in grado di compiere svariate operazioni manuali come l’assemblaggio e la movimentazione oggetti e può trainare materiali fino a 50 Kg, tramite l’utilizzo di un carrello.

I dubbi etici e sociali

Non mancano però dubbi sul futuro uomo-robot. Per il capogruppo del Terziario Avanzato di Confindustria Udine Mauro Pinto è essenziale "affrontare tali sfide con visione olistica, promuovendo politiche che garantiscano una transizione equa e inclusiva verso l'Industria 5.0".

L'interazione uomo-robot rappresenta quindi un passo significativo verso un "futuro in cui uomini e macchine devono collaborare per creare ambienti lavorativi più efficienti, sicuri, adattabili alle sfide dell'economia globale", conclude Pinto.

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