Covid, Umbria in giallo. Riaprono centri commerciali e riparte il calcetto

Covid, Umbria in giallo. Riaprono centri commerciali e riparte il calcetto
di Fabio Nucci
Sabato 24 Aprile 2021, 08:10
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PERUGIA - Dopo la fugace parentesi di gennaio, a distanza di oltre tre mesi e mezzo, l’Umbria torna in fascia gialla. Lo dispone il Decreto “riaperture” in combinazione con la nuova ordinanza regionale sulla scorta degli ultimi parametri della Cabina di regia che per la regione ha rivisto da “moderata” a “bassa” sia la classificazione del rischio che la valutazione d’impatto. Confermate le misure sulle scuole, riaprono cinema, teatri e centri commerciali, ma resta il coprifuoco dalle 5 alle 22 almeno fino al 15 giugno.
LE MISURE
Con quelle sulla scuola secondaria di secondo grado, le novità rilevanti riguardano la riapertura nel fine settimana dei negozi e dei centri commerciali comunque tenuti a un rigido rispetto di misure di prevenzione e monitoraggio con accessi regolamentati e assembramenti off-limits. L’ordinanza 29/2021 della Regione consente poi spostamenti fuori comune per attività venatorie e di pesca sportiva (in questo caso dentro la provincia di residenza). Per gli altri punti valgono le misure nazionali che prevedono ristoranti e bar aperti a pranzo e a cena ma solo se dotati di dehors per le consumazioni su tavoli all’aperto. C’è però il divieto di sostare all’esterno, coi controlli affidati a sindaci e prefetti. Riaprono anche cinema, teatri e sale concerto con posti a sedere preassegnati e distanziati e la capienza dimezzata rispetto a quella autorizzata. Quanto agli spostamenti, resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 con gli spostamenti consentiti a un massimo di 4 persone per nucleo familiare. Ripresa in vista per gli sport all’aperto anche di squadra e di contatto: disco verde, dunque, agli adepti del calcetto.
LA CURVA
Il ritorno in fascia gialla è corroborato dai parametri della Cabina di regia che ha ridimensionato rischio e impatto dell’epidemia, le cui valutazioni sono tornate al livello minimo. Tutti gli indicatori appaiono ridimensionati nella settimana di monitoraggio chiusa il 18 aprile: si contano ad esempio, 38 focolai in meno ma il totale resta consistente a 129, considerando che in piena seconda ondata, il massimo è stato 105. Scendono anche i casi non legati a catene epidemiche note, 254 su 1677 casi certificati in 14 giorni (15,1%), col monitoraggio che ha acquisito anche il ridimensionamento dei ricoverati Covid in area medica (25%) e terapie intensive (28%), entrambi sotto la soglia critica. L’indice Rt riferito alla settimana 12-18 aprile è in lieve risalita a 0,89 (da 0,84) ma la stima al 21 aprile del Nucleo epidemiologico lo rivede al ribasso (0,77). In calo anche la percentuale di tamponi positivi, escluso il retesting, passata dall’11,1 al 10 per cento.
Su tale solco si muovono i dati del bollettino regionale che riporta 134 nuovi positivi e un dato settimanale pressoché stabile con 726 casi (+1) ma con alcuni cluster territoriali oltre a quello noto di Gubbio. Restano sempre otto i comuni con più di 200 casi settimanali ogni 100mila residenti e tra questi figurano anche Trevi, Bettona e Montefalco dove ieri sono stati certificati 12 positivi. L’incidenza più alta (365) è a Fossato di Vico mentre sono 50 i comuni da “zona bianca” col dato regionale stabile intorno a 77. Sono due i decessi segnalati, pazienti residenti a Città di Castello e Foligno, con la curva in fase di arretramento e la media mobile scesa di nuovo a 3 come a inizio mese. In lieve flessione anche gli attualmente positivi scesi a 3.123 con 14 unità in meno. Quanto ai degenti, si contano 187 ordinari (-7) e 36 in area critica, con due posti letto occupati in più e 3 ingressi del giorno.
VACCINI
A metà pomeriggio risultavano 3.411 prime dosi inoculate, secondo i dati forniti dalla regione, cui si aggiungono circa 900 richiami, col dato settimanale che si attesta stabilmente sopra le 32mila somministrazioni, con gli immunizzati all’8,2% della popolazione.

Tra le novità dell’ultima giornata, le seimila dosi Vaxzevria affidate ai medici di medicina generale per proseguire la profilassi tra i settantenni. Una quantità relativamente contenuta considerando che ogni professionista riceverà il farmaco per operare, in media, poco più di dieci somministrazioni. Scatto di prime dosi per caregiver (1.814 secondo i dati della Regione), 947 per over 70, 424 per soggetti fragili. Ferma ancora la prenotazione di caregiver e familiari conviventi, il sistema regionale nell’ultima giornata ha invece processato quasi 5mila prenotazioni nella categoria over 60, quasi 500 tra i fragili.

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