Nella Cappella Sistina il presepe d'arte della fondazione Sacchetti

Nella Cappella Sistina il presepe d'arte della fondazione Sacchetti
di Franca Giansoldati
Mercoledì 15 Dicembre 2021, 12:40
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Città del Vaticano – Un presepe d'arte, scenografico e simbolico al tempo stesso: a destra della Natività uno scorcio di Villa Adriana, con antichi ruderi, archi e basamenti di colonne diroccate e una riproduzione di Piazza della Cisterna di S. Gimignano. A sinistra invece, ci sono degli scorci di Spoleto. Alla base del presepe c’è il mercato, con una porzione della Loggia di Raffaello mentre dietro il tetto del tempio c'è uno spazio dedicato al genio di Caravaggio.

L’opera, di circa 3 metri di lunghezza e 2 di profondità è stata eseguita dopo aver effettuato studi sui colori e su terre rare spesso difficili da reperire, riprodotti grazie all’utilizzo di miscele antiche.

Il blu, ad esempio, è stato ricavato dal più pregiato lapislazzuli al mondo, quello del Sar-e-Sang a nord dell’Afghanistan, derivato da un complesso procedimento. Per impreziosire il presepe, sono stati inseriti minerali di pregio, come un raro diaspro. Tutti i fondali, compresa la pittura in miniatura della Scuola di Atene di Raffaello e diverse pitture decorative, sono stati creati in modo artigianale, così come i vestiti di tutti i personaggi, dopo aver effettuato un accurato studio sui costumi dell’epoca rinascimentale, contemporanea a Raffaello

Dal 2 dicembre  al 15 gennaio nella Cappella Sistina è stato allestito un presepe speciale dedicato alla memoria di Giulio Sacchetti, scomparso nel 2010, già Delegato Speciale della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano.

I Sacchetti, famosi sin dai tempi di Dante Alighieri, figurano nella Divina Commedia nel XVI canto del Paradiso, nell’incontro del poeta col suo trisavolo Cacciaguida, elencati tra le famiglie fiorentine nobili di sangue e di animo. Una circostanza che vede un ulteriore collegamento tra il presepe della Cappella Sistina e la Fondazione dato che tra i personaggi dell’opera saranno inserite citazioni artistiche relative anche a Dante e Caravaggio, per celebrare, nel 2021, e i 700 anni dalla morte del poeta della Divina Commedia e anche il 450esimo anniversario della nascita del grande pittore.  

«Sono molto felice di aver sostenuto la realizzazione del presepe in Cappella Sistina – ha affermato Giovanna Sacchetti, presidente della Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti onlus - . Il mio rapporto con questo luogo, uno dei più importanti siti artistici al mondo, inizia nel 1980 con la firma del contratto di mio marito per seguire i lavori per la pulitura della Cappella Sistina e termina nel 1994, con la Messa Solenne celebrata dal Santo Padre Papa Giovanni Paolo II, sempre in Sistina, occasione della presentazione dei restauri. In quei 14 anni ho visitato molte volte il cantiere e tornare qui con un presepe dedicato a mio marito personalmente è molto commovente».

La realizzazione del presepe è durata nove mesi e ogni piccolo particolare è stato curato nei minimi dettagli. Raffigurato in un luogo immaginario, anche se i vari ambienti esistono nella realtà, nella parte centrale è ambientato nel Serapeo di Villa Adriana come si pensa fosse stato un tempo. Nel timpano è collocato un affresco dipinto a mano che ricalca in miniatura la Scuola di Atene, uno degli affreschi di Raffaello situato nella Stanza della Segnatura all’interno dei Musei Vaticani. Questo affresco è stato scelto per la sua tematica molto significativa nel contesto del presepe. Infatti, esso rappresenta la filosofia e più precisamente la facoltà dell’anima di conoscere il Vero attraverso la scienza e la filosofia. L’affresco, come pure il significato stesso del tempio, simboleggia la ricerca razionale della Verità, mentre all’interno del tempio nasce Gesù, la Verità rivelata.

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