“(S)baroccando…”, successo di Stefano Demicheli ed Enrico Pieranunzi

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Stefano Demicheli ed Enrico Pieranunzi, maestri riconosciuti della scena musicale contemporanea, sono i protagonisti del concerto intitolato “(S)baroccando…”, di scena sabato scorso a Napoli nella Chiesa di Santa Caterina da Siena.

Una nuova produzione dei Talenti Vulcanici di Napoli diretti dallo stesso Stefano Demicheli, recentemente riconosciuti dal MIC – Ministero della Cultura tra i soggetti meritevoli di finanziamento pubblico, realizzata in collaborazione con il Festival Barocco Alessandro Stradella di Viterbo.

Un clavicembalo ed un pianoforte in scena attraverso cui i due musicisti hanno inteso gettare un ponte fra i secoli, i generi, gli stili per dimostrare, riuscendovi, che nelle arti, e ancor più nella musica, l’impossibile non esiste.

L’idea di far dialogare due strumenti che, pur se apparentemente simili, si differenziano notevolmente per tanti aspetti a cominciare proprio dalla modalità di produzione del suono, ha prodotto esecuzioni inedite e singolari, puntualmente accolte da convinti applausi del numeroso pubblico presente, consapevole di assistere a qualcosa di unico e fuori dall’ordinario.

Sconfessando il “falso mito” della loro inconciliabilità Stefano Demicheli ed Enrico Pieranunzi hanno presentato un programma all’insegna della sperimentazione e dell’improvvisazione (di chiara matrice jazzistica) che ha trovato la sua forma completa nella preziosa opera di trascrizione realizzata dai due maestri.

A partire dalla versione trascritta della celebre “Ciaccona dalla Partita n. 2 in re minore per violino” di Johann Sebastian Bach, realizzata da Stefano Demicheli e proseguendo con un brano originale di Enrico Pieranunzi, “The kingdom”, qui eseguito in prima assoluta, oggetto di un nuovo originale allestimento per pianoforte e clavicembalo approntato per l’occasione, che ha visto il cembalo parlare con un linguaggio non a lui omologato.

Il programma musicale della serata si è completa con “Partite sopra l’aria della Folìa” dalla "Toccata per cembalo d'ottava stesa” di Alessandro Scarlatti e, infine, con il brano “El juego y la vision - Fantasia barocca” di Enrico Pieranunzi, un arrangiamento per pianoforte e clavicembalo anch’esso in prima esecuzione assoluta. Svariati minuti di applausi hanno sancito, al termine, il gradimento del pubblico ed il successo del concerto.