Oltre un quarto del totale già vaccinati con la prima dose. Ieri alle 17 erano 715 i maturandi del Viterbese ad aver ricevuto l’inoculazione con Pfizer. La platea degli studenti alle prese con l’esame di Stato in provincia è di 2.509. Di questi, alla chiusura delle prenotazioni, circa 2.000 avevano fissato un appuntamento somministrazioni in uno dei centri della Tuscia che somministrano Pfizer (gli ospedali di Belcolle, Tarquinia, Civita Castellana e Acquapendente; il poliambulatorio di Bolsena; le case della salute di Bagnoregio e Soriano nel Cimino; il presidio del Sant’Anna a Ronciglione; le strutture di Montefiascone e Vetralla). La voglia di libertà degli adolescenti ha quindi vinto su ogni timore e la risposta è stata ottima. Le vaccinazioni per i ragazzi e le ragazze che il 17 inizieranno le prove orali continueranno sino a domani.
Sempre ieri sono partite le inoculazioni del monodose Johnson&Johnson nelle 24 farmacie nella Tuscia che sinora hanno presentato domanda alla Regione e sono state autorizzate (3 rispettivamente a Viterbo, Vetralla, Montefiascone; 2 a Ronciglione e a Fabrica di Roma; una a Gallese, Bomarzo, Montalto di Castro, Bagnoregio, Nepi, Acquapendente, Valentano, Graffignano, Canino, Sutri, Oriolo Romano). Altre richieste di adesioni sono state presentate e restano al vaglio. Per ora, a ogni struttura sono state consegnate 25 dosi settimanali ma la richiesta dei farmacisti è che aumentino per rispondere alla domanda dei cittadini interessati al monodose.
Nel frattempo, ulteriore riprova della volontà diffusa di sottoporsi all’immunizzazione viene dai numeri del primo open week organizzato dalla Asl sul territorio.
La curva, intanto, continua il trend al ribasso. Ieri 7 nuovi casi (2 a Bagnoregio e a Viterbo, 1 a Civita Castellana, a Gallese e a Piansano, dove è risultato contagiato un altro alunno collegato al focolaio dei giorni scorsi). Nelle ultime 24 ore si sono negativizzati 28 pazienti così che il totale degli attualmente positivi in provincia è sceso a 375. Calano a 24 anche i ricoverati, di cui 3 in Terapia intensiva e 21 a Malattie infettive. Il numero dei decessi è fermo a 451.