Cava de' Tirreni, crepe nella maggioranza dopo l'approvazione del bilancio: «Il sindaco chiarisca posizione»

Consegnato al sindaco Vincenzo Servalli un documento nel quale viene messa in evidenza l’instabilità della compagine di governo

Cava de' Tirreni, crepe nella maggioranza con l'approvazione del bilancio
Cava de' Tirreni, crepe nella maggioranza con l'approvazione del bilancio
di Valentino Di Domenico
Venerdì 3 Maggio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 11:42
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Nell’ultima seduta di consiglio comunale, in cui è stato approvato il rendiconto di gestione 2023, sono emerse crepe, anche abbastanza profonde, all’interno della maggioranza che sostiene il sindaco di Cava de' Tirreni Vincenzo Servalli. Inoltre, non è passato inosservato il malcontento che alcuni consiglieri hanno sollevato dai banchi del parlamentino cittadino.

Se da un lato i consiglieri del gruppo consiliare di Azione, Franco Manzo e Federico De Filippis, hanno confermato che con l’approvazione del rendiconto di gestione «il loro senso di responsabilità nei confronti dell’amministrazione e della città, è terminato», confermando di fatto la decisione di uscire dalla maggioranza già ufficializzata lo scorso gennaio, dall’altra diversi consiglieri, a cominciare da Antonio Barbuti e Fernando Mandara, hanno invocato un deciso cambio di passo nell’azione politico amministrativa della città. A quanto pare, poche ore prima del consiglio comunale di martedì, assessori, consiglieri e segretari politici dei due principali gruppi di maggioranza, avrebbero consegnato nelle mani del sindaco Vincenzo Servalli un documento politico, nel quale viene messa in evidenza l’instabilità all’interno della maggioranza e rivolto un invito al primo cittadino affinché assuma una serie di iniziative volte proprio a cercare di ricompattare la maggioranza e a rilanciare l’azione amministrativa in vista dell’ultimo scorcio di consiliatura.

Nel documento verrebbe chiesto al sindaco di chiarire, una volta per tutte, quale sia la composizione della maggioranza che lo sostiene, e di evitare di delegittimare assessori e consiglieri comunali, valorizzando invece il loro ruolo. Inoltre, sarebbe stato chiesto al sindaco di non modificare, almeno per il momento, le deleghe giuntali e consiliari.

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Al primo cittadino sarebbe stato chiesto anche di farsi promotore dell’apertura di un tavolo di confronto politico per cercare una ricomposizione della maggioranza per il rilancio dell’azione politico -amministrativa.

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