Cava de' Tirreni, giunta rimodulata dopo le tensioni: penalizzati i dem

Ne esce ridimensionato il vice sindaco Senatore, promossi a pieni voti gli assessori Garofalo e Baldi

La riunione
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di Valentino Di Domenico
Sabato 11 Maggio 2024, 07:00
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Il sindaco di Cava de' Tirreni Vincenzo Servalli, dopo giorni roventi, ha sciolto le riserve rimodulando le deleghe agli assessori che lo affiancano in giunta dal settembre 2020. Ad uscirne ridimensionati sono soprattutto gli assessori del Pd, in particolare Nunzio Senatore col quale il feeling è ormai ai minimi storici.

A Senatore, Servalli ha confermato la carica di vicesindaco ma gli ha tolto la delega ai lavori pubblici che il sindaco ha tenuto per sé. A Senatore sono state conferite anche le deleghe al patrimonio, ambiente ed igiene urbana, tutela degli animali. Annetta Altobello invece perde le politiche sociali ma aggiunge allo sport e all’impiantistica sportiva anche le attività produttive e i servizi ai cittadini. Anche Germano Baldi si rafforza con manutenzione strade e agricoltura che si aggiungono a polizia municipale e protezione civile che già aveva. Giovanni Del Vecchio si occuperà di servizi sociali e servizi cimiteriali. Promossa a pieni voti Antonella Garofalo che, oltre a mantenere il bilancio, ha ottenuto anche le pesanti deleghe allo sviluppo economico, tributi, trasporti e frazioni tematiche. Lorena Iuliano oltre all’istruzione, biblioteca, beni comuni, seguirà le politiche giovanili e l’innovazione.

«Questa rimodulazione di deleghe ha un senso perché rivendico con orgoglio quanto fatto in questi anni, un lavoro senza precedenti sotto vari punti di vista, a cominciare da quello della trasformazione urbanistica - spiega Servalli - il provvedimento è stato dettato dalla necessità di affrontare con un maggior equilibrio politico amministrativo le nuove sfide dei prossimi due anni di amministrazione. Farò di tutto per completare questo mandato, ma non a tutti i costi. Non permetterò a nessuno di intaccare l’autonomia e le prerogative del sindaco». Accanto al primo cittadino c’era il vicesindaco Nunzio Senatore, evidentemente amareggiato ma non tanto da imbracciare l’ascia di guerra. «Aldilà delle deleghe - commenta Senatore - continuerò ad esercitare con impegno ed abnegazione il mandato che mi è stato conferito dagli elettori. Auspico che questi avvicendamenti portino importanti benefici e siano stati decisi nell’esclusivo interesse della città». Nei prossimi giorni il sindaco assegnerà diverse deleghe, che attualmente sono nelle sue mani, ai consiglieri comunali. Servalli inoltre si è riservato di nominare nei prossimi mesi un settimo assessore.

Voci di corridoio danno per scontato che questa casella dovrebbe essere ricoperta da un nome indicato da Azione.

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Critico il commento dei consiglieri di Siamo Cavesi, Fdi, Fi, Noi Moderati. «Assistiamo ad un finto rimescolamento di carte utile solo alla sopravvivenza di Servalli e della sua maggioranza».

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