Benevento, riorganizzazione servizio del 118: aumenta il pressing sulla Regione e sul consiglio comunale

Giovedì l’assise per ribadire la contrarierà al piano dell’Asl

Benevento, riorganizzazione servizio del 118: aumenta il pressing sulla Regione e sul consiglio comunale
Benevento, riorganizzazione servizio del 118: aumenta il pressing sulla Regione e sul consiglio comunale
di Luella De Ciampis
Martedì 14 Maggio 2024, 00:00 - Ultimo agg. 09:14
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Interrogazione in Regione e in Consiglio comunale a Cerreto Sannita: queste le nuove iniziative messe in campo per contrastare la riorganizzazione del servizio 118 programmata dall’Asl. Il consigliere regionale del M5S Vincenzo Ciampi ha presentato infatti un’interrogazione a risposta scritta al presidente della giunta regionale sulle criticità del servizio di emergenza territoriale 118, svolto dall’Asl.

Nel documento, si sofferma sull’«uso improprio» di prestazioni aggiuntive per garantire l’attività a Ginestra degli Schiavoni, sull’incremento dell’esternalizzazione delle competenze a infermieri e autisti soccorritori, sul contestuale «illecito esborso» per l’aumento di 1,5 milioni di euro della spesa, sull’interruzione del regolare svolgimento del servizio e sulla mancata istituzione della pronta disponibilità.

«L’ambulanza infermieristica di Ginestra degli Schiavoni - si legge nell’interrogazione - non inserita nella programmazione regionale dell’emergenza 118, dal primo giugno 2016 al 31 maggio 2023, è stata rimedicalizzata per le otto ore diurne, con un progetto sperimentale durato sette anni. Nel primo semestre del 2023 l’Asl ha autorizzato turni di prestazioni aggiuntive che hanno superato le 48 ore settimanali di lavoro previste per ognuno dei medici in servizio, violando la normativa vigente. Invece, a giugno 2023, l’azienda ha demedicalizzato l’ambulanza di San Bartolomeo in Galdo, cancellando i nominativi dei medici del 118 dalla turnazione, nonostante nel calendario mensile tutti i turni risultassero coperti, facendo ricorso alle ore aggiuntive, senza superare il limite delle 48 ore di lavoro settimanali.

In quest’occasione, l’Asl ha lasciato i turni scoperti provocando l’interruzione del regolare svolgimento del servizio».

La disamina di Ciampi continua facendo riferimento alla spesa da affrontare in caso di demedicalizzazione di tutti i mezzi di soccorso del territorio: «Il costo annuale della demedicalizzazione è poco inferiore a 2,5 milioni di euro, contro un milione di spesa per le prestazioni aggiuntive nel 2023. A questo punto potrebbe configurarsi un illecito esborso dell’erario, che si associa all’avvio dello smantellamento del servizio 118, con il peggioramento della qualità e della sicurezza delle cure. Inoltre, per far fronte alle assenze improvvise dei medici, le aziende hanno l’obbligo contrattuale di istituire il servizio di pronta disponibilità all’inizio di ogni anno ma l’Asl ormai da anni non lo istituisce per cui, a dicembre del 2023, ha demedicalizzato per cinque giorni l’ambulanza di Cerreto Sannita e per sette quella di San Salvatore Telesino».

Le puntualizzazioni del consigliere pentastellato sono mirate a fare chiarezza sulla vicenda e ad aprire un discorso in Regione per trovare soluzioni condivise. «Ad aprile - conclude Ciampi - il direttore generale dell’Asl ha demedicalizzato le ambulanze di Cerreto Sannita e Vitulano, revocando a distanza di 48 ore il provvedimento su Vitulano, che ha mantenuto il medico a bordo del mezzo di soccorso. Tuttavia, la decisione è stata adottata nonostante tutti i turni risultassero regolarmente coperti. La motivazione riguardava la salvaguardia dei livelli assistenziali ed era, a nostro avviso, incoerente e illogica visto che l’eliminazione dei medici dalle ambulanze mal si coniuga con la salvaguardia dei livelli essenziali di assistenza del 118».

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Giovedì 16, intanto, è prevista una seduta di Consiglio a Cerreto Sannita che prevede un atto d’indirizzo, richiesto dal gruppo consiliare «Cerreto riparte», per rappresentare all’Asl la ferma contrarietà dell’amministrazione del centro titernino e dei suoi cittadini rispetto alla riorganizzazione del servizio 118 e alla completa demedicalizzazione dell’ambulanza.

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