Incidente sul lavoro a Napoli, operaio colpito da una trave: è in fin di vita

Ponticelli, la vittima è caposquadra a NapoliServizi

Un cantiere edile
Un cantiere edile
Leandro Del Gaudiodi Leandro Del Gaudio
Lunedì 13 Maggio 2024, 23:38 - Ultimo agg. 15 Maggio, 07:39
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Una barra di ferro è caduta da una gru. E lo ha centrato in pieno, all’altezza della testa. È accaduto sabato scorso, nei pressi di un capannone di via Volpicelli, siamo a Ponticelli, vittima un operaio di 58 anni. Non un dipendente qualsiasi, dal momento che a rimanere gravemente ferito è il capo squadra di Napoli servizi, una delle municipalizzate del Comune partenopeo.

L’uomo versa da giorni in condizioni gravissime: è stato ricoverato all’ospedale del Mare, attualmente è in coma. Un incidente in cui non c’entrano le dinamiche classiche sui posti del lavoro, come emerge da un comunicato diffuso ieri dalla stessa Napoli servizi. In sintesi, il capo squadra della municipalizzata non doveva trovarsi nel posto in cui si è verificato l’incidente; né era al lavoro per conto di Napoli servizi. Uno scenario su cui sta cercando di fare chiarezza la Procura di Napoli, nel corso di un’indagine condotta dal pm Stella Castaldo, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Simona Di Monte.

Ipotesi di lesioni colpose, si cerca di ricostruire la dinamica dei fatti, anche alla luce di quanto dichiarato dai vertici di Napoliservizi: «Nel ribadire la vicinanza dell’azienda ai parenti dell’operaio rimasto ferito, oltre alla nostra disponibilità ad offrire chiarimenti agli inquirenti, va precisato che appare dimostrato che l’incidente sia avvenuto al di fuori dei luoghi di servizio deputati al regolare svolgimento del servizio».

La precisazione

Verifiche in corso da parte della Procura di Napoli, ci sono alcuni nodi da sciogliere. Restiamo ai punti fermi: siamo in una ditta di materiali ferrosi. È sabato mattina, il caposquadra di Napoli servizi vi materializza in via Volpicelli a bordo di un mezzo della municipalizzata comunale. Non era in servizio. Cosa stava facendo? Assiste alle operazioni di carico e scarico di materiali ferrosi, una trave si stacca da una gru e viene centrato in pieno. Poche testimonianze agli atti. C’è solo la versione di chi manovrava la gru, mentre non sono state raccolte altre voci. Una ricostruzione che sembra confermare l’allarme lanciato ieri sul nostro giornale dalla procuratrice aggiunta della Procura di Napoli Simona Di Monte, che ha offerto un’analisi precisa di cosa avviene quando in un cantiere - o in qualsiasi luogo di lavoro - si registra un incidente grave. Silenzio assoluto, poche informazioni rese agli inquirenti, se non il minimo essenziale. Verifiche in corso sulla ditta di materiali ferrosi, non sono state notificate accuse nei confronti di nessuno dei manager, anche perché si ruota attorno allo stesso dilemma: cosa ci faceva l’uomo in quella ditta, per chi stava operando il carico-scarico di materiali ferrosi? Un caso emblematico della necessità di fare chiarezza sulle attività svolte all’interno di ditte e aziende pubbliche e private. Restiamo al mondo del lavoro, una realtà quanto mai scossa da una serie di incidenti e di episodi su cui fare chiarezza.

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In poche settimane, nel distretto napoletano sono state aperte due inchieste per episodi luttuosi. Parliamo di Casalnuovo e Monti Lattari, su cui procedono le indagini delle Procure di Napoli nord e di Torre Annunziata, l’obiettivo è fare chiarezza su ipotesi ad effetto: quasi tutte riconducono alla mancata applicazione dei protocolli di sicurezza imposti a ditte pubbliche e private. Un insieme di regole che sono rigorose soprattutto quando ci troviamo alle prese con cantieri nati grazie alle risorse pubbliche. Come nel caso dell’operaio ucciso in un cantiere di Casalnuovo, nato per il restyling di una scuola con i finanziamenti del Pnrr. Sono diversi gli interventi preventivi condotti sul territorio, che in alcuni casi hanno consentito di confermare i tratti di un’emergenza tutta nazionale: quella dei subappalti, o meglio, della difficoltà di tracciare il lavoro, di definire la trama delle concessioni che spesso interessano anche decine di aziende private. È il caos dei subappalti, che spesso vede le aziende madri rispettare ogni protocollo, a monte dell’assegnazione di un appalto, ma anche tanti rivoli di illegalità quando si arriva a valle. Pochi giorni fa, è stata una inchiesta di Sky ad inquadrare una impalcatura all’esterno del Palazzo di giustizia, sulla quale c’erano operai senza imbracature e caschi di sicurezza. E ora si fanno i conti con le condizioni di salute di un caposquadra di Napoli servizi colpito gravemente mentre era al lavoro in circostanze tutte da verificare.

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