Il progetto di recupero e di restauro della Rocca Montis Dragonis e di adeguamento della viabilità di accesso sta finalmente per entrare nella fase attuativa. Il responsabile dell’area Lavori pubblici del Comune, l’architetto Salvatore Catanzano, con una propria determinazione ha approvato il progetto esecutivo dell’opera, messo a punto da un gruppo di tecnici incaricati dal consorzio Cadel, che si è aggiudicato il contratto di appalto integrato per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori dell’intervento. E ha ottenuto i prescritti pareri favorevoli e autorizzazioni da parte di Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Caserta e Benevento, dell’Autorità di bacino dell’Appennino meridionale, di vincolo idrogeologico.
Un iter lungo e complesso, culminato nel provvedimento con il quale si dà di fatto il via libera all’avvio dell’opera di riqualificazione della rocca medievale che sorge sulla sommità del monte Petrino e che domina la città.
In particolare, per questa parte è stato studiato un accurato diserbo delle murature della fortificazione, allo stato infestate da radici e piante e fatiscenti e degradate, e la loro messa in sicurezza per prevenire il rischio di futuri crolli e cedimenti. I lavori saranno completati dalla realizzazione di un infopoint e da un impianto di illuminazione della strada rurale, di uno a servizio dello stesso punto informativo e di un impianto di illuminazione architetturale dell’area archeologica. Per il risalto dei punti panoramici saranno installati due punti di osservazione con binocoli a uso gratuito; infine, ci sarà la posa in opera delle antiche tre croci sulla sommità del monte. Ma sulle opere pubbliche cittadine e i loro tempi di realizzazione è sempre polemica. Il consigliere del Movimento Mondragone Attiva Marika Pero ha presentato un’interpellanza per sapere perché, a nove anni dal finanziamento e dall’avvio dei lavori, la Casa del Mare non è stata ancora completata.