L'altroieri erano stati i volantini, questa mattina sono comparsi addirittura i manifesti murali. Ad Afragola, Comune alle porte di Napoli che per anni stata l'enclave dei Moccia, uno dei clan di camorra pi temibili e spietati, oggi c' chi rilancia l'appello a ribellarsi alla camorra e al racket e lo fa lanciando un appello clamoroso: Ribelliamoci a chi mette le bombe e a chi vende la droga, si legge nel testo con un esplicito riferimento alla serie di venti attentati dinamitardi che nei mesi scorsi hanno scosso tutti i Comuni dell'hinterland a nord di Napoli.
Questa mattina la cittadina si è svegliata in un paese tappezzato di manifesti che rilanciano la clamorosa proposta finora rimasta anonima: inffatti l'appello non è firmato, e per questo sono scattate nuove indagini per individuare autori e committenti dell'appello.
Rispetto ai volantini diffusi da alcuni giovani il 26, oggi il manifesto si conclude con un elemento di novità: si invita infatti chiunque sia sottoposto al ricatto delle estorsioni a telefonare al commissariato della Polizia di Stato (il cui recapito telefonico è indicato in calce all'appello), per segnalare magari anche anonimamente casi e fornire indicazioni sui nomi dei presunti aguzzini che impongono il racket.
Non si esclude che dietro l'iniziativa ci sia un gruppo di imprenditori e commercianti vessati dal racket e messi economicamente in ginocchio dalle continue richieste di denaro dei clan. Indagini in corso da parte della Questura.
Manifesti antiracket, città tappezzata. «Commercianti, denunciate il pizzo alla polizia»
di Giuseppe Crimaldi
Giovedì 28 Agosto 2014, 09:04
- Ultimo agg. 10:36
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