Coldiretti: la pizza nell'Unesco simbolo di lotta alla contraffazione

Coldiretti: la pizza nell'Unesco simbolo di lotta alla contraffazione
Giovedì 26 Marzo 2015, 13:08 - Ultimo agg. 13:09
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NAPOLI - Pizza tutelata dall'Unesco contro i 'tarocchi' diffusi nel mondo: la festa per l'atteso via libera nazionale all'inserimento dell'Arte dei Pizzaiuoli napoletani nella «Lista del patrimonio culturale immateriale dell'umanità» è anche l'occasione per ribadire l'impegno a favore delle eccellenze italiane e contro i 'falsi'.

Nell'Antica Pizzeria Brandi di Napoli è stata sfornata la prima pizza «Doc» simbolo dell'Expo per metterla a confronto con quella taroccata da «Pomarola» del Brasile, olio «Pompeian» del Maryland e «Zottarella» venduta in Germania, ma anche pelati San Marzano fatti in California: presenti, tra gli altri, il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, l'intera giunta nazionale dell'associazione, il presidente di Fondazione Univerde, Alfonso Pecoraro Scanio e il presidente dell'Associazione Pizzaiuoli Napoletani, Sergio Miccù.

La giornata di oggi è stata resa possibile dalla raccolta di circa 300mila firme da parte della Coldiretti insieme all'Associazione Pizzaiuoli Napoletani e alla fondazione UniVerde a sostegno della campagna lanciata sulla piattaforma Change.org. «Si tratta di un passaggio fondamentale per tutelare l'identità del prodotto più rappresentativo della realtà gastronomica nazionale ma anche per fare definitivamente chiarezza - sottolinea la Coldiretti - sull'origine italiana degli ingredienti e sulle modalità di preparazione per garantire le condizioni igienico e sanitarie ottimali».

La raccolta firme si è conclusa dopo aver fatto il giro d'Italia, raccogliendo adesioni bipartisan tra politica, istituzioni, esponenti dell'associazionismo e dello spettacolo. Su Twitter l'#hashtag #pizzaunesco.

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