Briatore apre «Crazy Pizza» a Napoli: adesso sfida Sorbillo

Nei locali di Porto Cervo, Roma e Milano, Briatore ha un listino importante

Briatore e la pizza
Briatore e la pizza
di Antonio Menna
Domenica 17 Marzo 2024, 09:20 - Ultimo agg. 18 Marzo, 07:34
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La crazy pizza di Briatore sbarca a Napoli. Lo annuncia lui stesso, in una videopolemica sui social con Gino Sorbillo, che poco prima aveva criticato la scelta del manager di chiamare Vesuvio una delle proposte del menù dei suoi locali. Nasce così un curioso battibecco tra i due, a tutto vantaggio della reciproca pubblicità.

Briatore chiama Sorbillo maestro e poi professore, attacca scherzosamente ma con decisione il pizzaiolo napoletano, ironizzando sull'ananas, e poi la butta lì. «La grande notizia dice è che apriremo Crazy pizza a Napoli, così ci confrontiamo sullo stesso terreno.

Noi giochiamo sempre con i più forti. Sorbillo è forte a Napoli? E noi giocheremo a casa sua. Viva Napoli».

La sfida è lanciata, accompagnata anche da un piccolo strafalcione. Briatore, infatti, nel leggere gli ingredienti della sua Vesuvio, chiama del pinnòlo e poi del piennòlo, il pomodorino. Ma nulla in più dice del suo progetto napoletano che, in realtà, aveva già annunciato nell'estate del 2022, quando si accese un'altra polemica. «La pizza a 4 euro che ingredienti ha?», chiese provocatoriamente quando, proprio da Napoli, lo attaccarono sui prezzi alti della sua pizzeria. Aggiungendo che lui sceglie materie prime di qualità, paga le tasse, paga i dipendenti, i locali. «Abbiamo richieste da tutto il mondo per aprire Crazy pizza, e lo faremo anche a Napoli», annunciò.

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Immediate fioccarono le ipotesi sulle location possibili: sarà il lungomare? Chiaia? O Via Toledo? O Piazza dei Martiri? In realtà, non ci fu più nulla. Passarono i mesi, la polemica sfumò e di Crazy nemmeno l'ombra. Ora di nuovo l'annuncio: stiamo arrivando, ridice Briatore. E la città, con aria di sfida, lo aspetta. Come sarà il menù? Con quali prezzi? Che tipo di pizza? Nei locali di Porto Cervo, Roma e Milano, Briatore ha un listino importante: una marinara, oltre 14 euro. Un calzone, 26 euro. Fino a quelle al tartufo o al patanegra, sopra i 50 euro. Nella città che ha visto nella pizza, storicamente, il cibo povero ci sarà da discutere. Ma poi, che prodotto sarà? La pizza bassa, croccante, senza cornicione, quasi non lievitata, che i napoletani non considerano pizza? O Briatore imprenditore intelligente si adatterà al rituale classico e giocherà per davvero «nella città dei più forti, con i più forti», magari ingaggiando un pizzaiolo della tradizione e sfidando sul serio i più bravi in città? Lo vedremo, se lo vedremo, quando Crazy pizza a Napoli aprirà per davvero.
 

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