«Sto spingendo molto - ha aggiunto de Magistris - e ho personalmente chiamato il Prefetto». Assegnare e aprire le botteghe - secondo il primo cittadino - sarebbe «il modo per puntare a difendere e rilanciare l'artigianato e gli artisti che sono la nostra tradizione e il nostro futuro».
Durante un breve incontro tra il primo cittadino e gli artigiani è emersa «forte», da parte della categoria, la richiesta di ottenere i locali della piazza per dare vita alla 'vetrina dell'artigianato napoletano'. Il progetto di de Magistris va oltre l'apertura delle botteghe a cui vorrebbe affiancare un Caffè letterario e altre attività che possano arredare lo spazio con «tavolini di qualità». «Dobbiamo chiudere questa partita - ha concluso - e lo dobbiamo fare trovando un punto di equilibrio con la Soprintendenza». Al termine della manifestazione sono stati premiati dieci artigiani che grazie al loro lavoro e impegno quotidiano - come sottolineato da Liliana Langella, presidente Aicast - «fanno grande il nome dell'artigianato napoletano nel mondo contribuendo a far conoscere le nostre bellezze, le grandi capacità, la creatività e la passione».