Pomigliano. Hanno preso d'assalto la Casa del Popolo di Pomigliano, proprio mentre la gente era in fila per votare i candidati del Pd alle prossime elezioni comunali.
I licenziati della Fiat, un gruppo formato da cinque operai, ha fatto irruzione alla undici nel seggio mandando all'aria le urne che contengono le schede su cui si sono già espressi centinaia di elettori. Gli esponenti del Comitato di lotta Cassintegrati e Licenziati Fiat hanno parlato con il segretario cittadino del Pd, Michele Tufano, e con il candidato Michele Caiazzo.
Il ritorno alla normalità c'è stato intorno all'una.
Resta però tanta amarezza e indignazione da parte del popolo del Pd della città delle fabbriche. Stamane si erano recate al seggio della Casa del Popolo centinaia di persone, tutte in fila, c'erano tante donne, anche bambini, per scegliere i tre sfidanti in lizza alle prossime comunali: Michele Caiazzo, Giovanni Russo e Vincenzo Romano. M
a l'irruzione dei militanti del Comitato di Lotta Cassintegrati e Licenziati Fiat ha portato lo scompiglio nella sede dei democratici. Il seggio è stato messo a soqquadro. Le schede non votate sono rimaste sparpagliate sul pavimento. Ma per fortuna gran parte di quelle votate non sono volate via perchè l'urna che le contiene, anche se è stata scaraventata a terra dalla furia dei licenziati, è ancora intatta.
A ogni modo si sta procedendo alla verifica del voto e al conteggio di tutte le schede votate. Per questo motivo il seggio della Casa del Popolo resterà chiuso per un po'. Gli elettori potranno di nuovo recarsi nella sezione più rappresentatativa del Pd di Pomigliano alle 14 e 30, orario previsto per la ripresa delle primarie in questo seggio.
Negli altri cinque seggi della città delle fabbriche in cui si sta votando la situazione sembra invece normale. Intanto Michele Tufano, segretario cittadino del Pd, ha espresso " ferma condanna per un gesto che ha immotivamente preso di mira un partito, quello di Pomigliano, sempre schierato a difesa dei lavori e per un atto fortemente lesivo delle libertà democratiche dei cittadini ".