Napoli. Siani, vittima della verità: storia di un cronista scomodo

Napoli. Siani, vittima della verità: storia di un cronista scomodo
di Daniela Limoncelli
Lunedì 22 Settembre 2014, 01:27 - Ultimo agg. 17 Marzo, 17:23
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Napoli - La Mehari, il sorriso, lo sguardo. Curioso, attento, ironico, coraggioso. Giancarlo che ride di cuore, come si fa quando hai 26 anni. Giancarlo che discute, che macina appunti, che batte sui tasti della macchina da scrivere.



In Cronaca. Muschilli, droga, clan, boss in ascesa e politici collusi. Voglia di vivere, voglia di verità, voglia di giustizia e di dare voce a chi non ce l’ha. Corre la memoria, in fretta, ai giorni prima del buio. Urla ancora, 29 anni dopo quel 23 settembre 1985, contro quegli spietati assassini chiamati camorristi, che lo hanno voluto in silenzio strappandolo alla vita.



Per non dimenticare mai, anche quest’anno Il Mattino, il suo giornale, ricorderà il giovane cronista. Domani, dopo la deposizione dei fiori alle 9,30 alle Rampe Siani, si terrà, alle 11, nella sala Siani del giornale in via Chiatamone, l’XI edizione del Premio Siani organizzato da Il Mattino insieme all’Ordine dei giornalisti della Campania, all’Università suor Orsola Benincasa e all’associazione Siani.



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