Lite per la viabilità, l'agente della scorta di Rotondi nei guai: ecco cosa avrebbe fatto

Lite per la viabilità, l'agente della scorta di Rotondi nei guai: ecco cosa avrebbe fatto
di Davide Manlio Ruffolo
Giovedì 8 Ottobre 2015, 10:09 - Ultimo agg. 18:14
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Lesioni personali, minacce, ingiurie e danneggiamento. Questo il lungo elenco di accuse formulate dal pubblico ministero Luigi Fede, nei confronti di un componente della scorta dell'allora ministro per l'Attuazione del Programma del Governo Gianfranco Rotondi. I fatti per i quali l'agente, oggi 49enne, è finito sotto processo, risalgono al 10 giugno del 2010.



In quella data l'uomo della scorta, come riporta il capo d'imputazione, era in servizio e stava “adempiendo alle proprie funzioni di pubblico ufficiale”. In quel momento, infatti, a bordo della macchina, sedeva l'allora ministro Rotondi. Arrivati in via dei Cerchi, nei pressi del Circo Massimo, l'auto dell'onorevole era rallentata da uno scooter su cui si trovavano due passeggeri. Nel tentativo di divincolarsi dal traffico cittadino, l'agente avrebbe più volte chiesto strada al motociclo. Ma quest'ultimo, invece di accostarsi e lasciar passare la vettura, avrebbe temporeggiato. Un comportamento, questo, che avrebbe fatto scatenare l'ira dell'agente, il quale ha iniziato ad urlare: «Bastardi... scendete... bastardi vi spacco... vi rompo».



A questo punto lo scooter, uno Scarabeo 250, si sarebbe finalmente arrestato e i due occupanti, impauriti per quanto stava accadendo, sarebbero scesi. Poi, nel tentativo di chiedere spiegazioni, avrebbero avvicinato l'agente che, secondo quanto raccontano, si sarebbe dimostrato restio a spiegare l'accaduto. Anzi, la situazione sarebbe rapidamente degenerata con l'uomo della scorta sempre più imbufalito.



Ne sarebbero scaturiti attimi di panico nei quali uno dei due passeggeri del motociclo, come si legge dal capo d'imputazione, sarebbe stato raggiunto dal pubblico ufficiale che lo avrebbe «spinto con forza contro la fiancata di un autobus fermo» riportando alcune contusioni al torace per le quali, in seguito, è dovuto ricorrere alle cure mediche. Subito dopo, l'agente si sarebbe scagliato con forza contro lo scooter e, a suon di colpi, lo avrebbe danneggiato mandando in frantumi il parabrezza.