Rifiuti, le mamme di Eboli ed Acerra insieme in corteo a Santa Cecilia

Rifiuti, le mamme di Eboli ed Acerra insieme in corteo a Santa Cecilia
di Mattia A. Carpinelli
Domenica 23 Novembre 2014, 21:56 - Ultimo agg. 24 Novembre, 09:22
2 Minuti di Lettura
SALERNO - Dopo le divisioni e le barricate, Eboli ed Acerra si vengono incontro scegliendo di combattare insieme la battaglia contro lo scellerato sistema rifiuti in Campania, che in quindici anni ha prodotto circa sei milioni di ecoballe ma non è stata capace di creare una gestione alternativa alla combustione della spazzatura. Ieri mattina, a sorpresa, una delegazione del comitato donne “29 agosto” della cittadina napoletana e del movimento “Stop Biocidio” ha partecipato alla prima “passeggiata ecologica” organizzata dal comitato di quartiere di Santa Cecilia e dal parroco della chiesa di San Nicola in San Vito al Sele, don Daniele Peron, per tenere alta l’attenzione sulla vicenda delle 10mila tonnellate di ecoballe ancora stoccate nel sito di Coda di Volpe. Circa un centinaio di persone - in prima fila le mamme e i bambini, che hanno tenuto in mano anche degli striscioni – hanno percorso per un paio di chilometri la statale 18, fermandosi poi nei pressi della rotatoria di Santa Cecilia dove è stato allestito il presidio permanente. «Noi non siamo contro i rifiuti di Eboli – ha spiegato dal palco allestito alla buona su un carretto, Virginia Petrellese, del comitato “29 agosto” – ma contro tutte le ecoballe ancora stoccate in Campania». L’incontro tra le due comunità era stato anticipato da un faccia a faccia avuto sabato pomeriggio tra don Peron e Lucio Righetti, tra i fondatori del movimento “Stop Biocidio”. «Le nostre comunità – ha spiegato l’attivista napoletano – devono unirsi per chiedere il rispetto della salute dei cittadini e dell’ambiente. Ad Acerra non si sta dicendo no alle ecoballe di Coda di Volpe, ma ci stiamo opponendo ad una gestione sbagliata che ha imposto la costruzione un termovalorizzatore in un’area già martoriata. Un impianto che non è a norma, come dimostra il mancato rinnovo, dal settembre del 2013, dell’autorizzazione integrata ambientale. E nel frattempo si continua a bruciare di tutto senza il minimo controllo. Non possiamo continuare a pagare le scelte sbagliate prese da altri». Per questo, dopo il corteo, c’è stato un primo faccia a faccia tra i residenti della zona e quelli di Acerra. Di comune accordo è stato stabilito che subito dopo l’Immacolata ci sarà una prima assemblea congiunta tra i due comitati. Un risultato certamente importante, che arriva dopo settimane di protesta che ha più volte visto contrapposte le due città. E se i cittadini si organizzano ed escono allo scoperto, la politica e le istituzioni continuano a tacere. Da Napoli non è ancora arrivata una risposta alla mail che il comitato ha inviato martedì scorso all’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano, per chiedere un confronto. Un silenzio che si è registrato anche sul piano locale. All’iniziativa di ieri erano infatti assenti i rappresentanti delle istituzioni – dal Comune al Parlamento – che pure avevano detto la loro con comunicati stampa e, in qualche caaso, partecipando anche alla riunione di lunedì scorso nella parocchia guidata da don Peron.






© RIPRODUZIONE RISERVATA