Salerno, la spesa tra i rifiuti del mercato: la foto su sito Fb della Caritas

Salerno, la spesa tra i rifiuti del mercato: la foto su sito Fb della Caritas
di Giuseppe Pecorelli
Sabato 30 Agosto 2014, 00:13 - Ultimo agg. 13:08
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Ogni giorno la stessa scena. Alle 14, quando i banchi del mercato di Torrione sono dismessi e restano sull'asfalto le casse e i resti della vendita, la frutta e la verdura che nessuno ha voluto, si vedono alcune signore anziane girare alla ricerca di cibo. La povertà estrema non le priva della dignità e di nascosto, invisibili ai più, raccolgono quel che possono. Sulla pagina facebook della Scuola della carità, l'istituzione che da alcuni anni si occupa della formazione dei volontari Caritas, si vede la foto del più grande mercato salernitano. Si distingue la figura di una donna che rimesta tra casse e cartacce.



Chi l'ha pubblicata, Enzo Vitolo, aggiunge un commento: «Anche oggi un gruppo di italianissime signore anziane girano tra i resti lasciati dalle bancarelle dei fruttivendoli contendendo un po' di cibo ai gabbiani. Per loro nessuna protezione civile o soldati schierati, ma solo solitudine e miseria. I buonisti voltano la faccia dall'altra parte, non c'è gloria ad aiutare chi vive nel disagio lontano dalla telecamere. Quel puntino vicino alla tenda e una signora che fa la spesa tra i rifiuti». L'immagine è durissima, un pugno nello stomaco, che rende la gravità della situazione e giustifica il grido lanciato dal direttore diocesano della Caritas, don Marco Russo, alla presentazione dell'ultimo Dossier sulla povertà e le risorse nel novembre scorso. “Fate presto!”: questo il titolo del suo messaggio, un invito a non cedere all'egoismo e all'indifferenza. “Fate presto – si legge nell'appello del sacerdote - perché una miriade di persone, fino a ieri senza problemi, bussa con insistenza alle porte della nostra Caritas, non solo problemi economici, ma storie di solitudine, di identità bruciate e anche tanta voglia di essere ascoltati, di essere riconsiderati uomini e donne in grado di contribuire al bene comune. È l’ultimo appello: alle istituzioni, a tutti coloro che possono agire, a tutti gli uomini di buona volontà, affinché risplenda la luce della speranza nella notte dell’indifferenza. È un grido antico, che viene fuori quando c’è disperazione, quando il sole va via e l’oscurità nasconde i sogni! Fate presto!». Le cifre sono ancora più efficaci a far comprendere la situazione: sono 40 mila gli utenti che si rivolgono ogni anno alle strutture Caritas e sono 200 i pasti serviti dalla Mensa di San Francesco nel rione Carmine. E le emergenze sembrano non finire mai. La Caritas è impegnata anche sul fronte dell'accoglienza dei migranti, un dovere per don Marco Russo, che prende posizione anche contro quella che definisce «una caccia all'untore». Qualcuno segnala infatti l'aumento della criminalità in città dovuto all'arrivo dei migranti. Eppure, rileva don Marco, i migranti rimasti a Salerno sono pochissimi, perlopiù minori e nessuno di costoro è fuggito dalle strutture d'accoglienza. «La caccia all'untore – scrive don Marco – ci distoglie dalle nostre responsabilità mentre il vissuto dovrebbe farci riflettere su dove stiamo andando e su come noi siamo responsabili del futuro negato ai nostri fratelli».
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