Sciopero depurazione in Irpinia, l'Arpac: «Pericoli per la salute pubblica»

A inizio settimana i primi risultati delle analisi Arpac

Sciopero depurazione in Irpinia, l'Arpac: «Pericoli per la salute pubblica»
di Alessandro Calabrese
Domenica 10 Dicembre 2023, 10:33
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Sulle conseguenze del blocco della depurazione industriale il monitoraggio dell'Arpac non si arresta, con squadre di tecnici e addetti del dipartimento provinciale di Avellino in allerta e pronte ad intervenire per ulteriori ispezioni. Dopo i primi prelievi effettuati nel giorno dell'Immacolata, del resto, l'attenzione dell'Agenzia regionale per l'Ambiente resta massima e già ci sono i primi risvolti dopo i rilievi paralleli effettuati dai carabinieri forestali, relazionati in un verbale ufficiale. Sugli impianti di Porrara-Sant'Angelo dei Lombardi e Nusco-Lioni, oggetto della verifica, infatti, sono state riattivate le pompe per evitare altre tracimazioni dei fanghi con rischio di sversamento nei corsi d'acqua altirpini. Questo darà al sistema almeno 48 ore di autonomia, estese dalla ridotta attività produttiva del fine settimana negli stabilimenti della zona. Ma lo sciopero ad oltranza dei lavoratori Asidep, che chiedono gli stipendi arretrati e certezze sul loro futuro, non si è arrestato. L'operazione è solo una pezza che non può durare a lungo rispetto ad una problematica molto complessa che necessita di una soluzione stabile.

D'altra parte, quella che per ora è un'attività conoscitiva dei militari del Gruppo provinciale Forestale, potrebbe anche trasformarsi in un'indagine volta a individuare eventuali responsabili di quanto sta succedendo. Intanto, a inizio settimana arriveranno i primi risultati delle analisi, parola del direttore generale dell'Arpac, Stefano Sorvino. «Effettuati i prelievi e cominciati i campionamenti spiega bisognerà attendere i tempi tecnici di processamento dei dati analizzati.

Un quadro iniziale con risultati ancora parziali e non su tutti i fattori d'indagine si potrà avere tra lunedì e martedì. Naturalmente, le verifiche sui parametri seguiranno tempistiche legate ai diversi inquinanti ricercati. I risultati saranno comunicati agli organi di competenza per le valutazioni del caso». Insomma, la situazione è già piuttosto seria. E se qualcuno immaginava che le prime conseguenze del fermo della depurazione industriale andassero ad intaccare il sistema produttivo irpino con stop alle produzioni e chiusure degli stabilimenti, si dovrà ricredere: il primo riflesso negativo della mobilitazione degli operatori Asidep, infatti, colpisce direttamente l'ambiente.

«Rispetto al fermo degli impianti di depurazione - continua Sorvino - ci possono essere risvolti ambientali importanti che vanno verificati. L'Arpac agisce sempre, sia d'iniziativa che quando viene interpellata, a tutela dell'ambiente. Sulla problematica abbiamo attivato varie unità che, attraverso ispezioni, prelievi e analisi di laboratorio, potranno valutare i danni conseguenti, svolgendo una comparazione sulle soglie di legge e calcolando gli eventuali sforamenti. Ci occupiamo di tutta la parte tecnica della vicenda. Per il resto, posso solo dire che il servizio interrotto, riguardando in parte anche l'erogazione di acqua potabile e il rischio di inquinamento, va garantito, altrimenti i pericoli di ciò che può succedere sono evidenti». Proprio sulla scorta di queste prime conseguenze concrete e su pressing dei sindaci del comprensorio altirpino, il presidente dell'Asi, Pasquale Pisano, sta provando a trovare una soluzione che passi per le richieste dei lavoratori della partecipata della depurazione e l'avvio di un confronto concreto con Irpiniambiente per l'affidamento temporaneo del servizio.

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«Credo che in questi giorni afferma il segretario della Fiom Cgil, Giuseppe Morsa stia affiorando una maggiore consapevolezza su tutta la vertenza da parte dei soggetti interessati. Abbiamo appreso di una delibera Asidep che, attraverso una rimessa diretta del Consorzio, dà il via libera al pagamento degli stipendi di agosto e settembre. Anche grazie ad acconti su fatture anticipati da alcune aziende. Il resto arriverà appena saranno disponibili le altre risorse necessarie. Un passo in avanti importante, aspettando anche il tavolo di concertazione con Irpiniambiente per discutere sul subentro nella gestione. L'auspicio è che si vada verso il rispetto dell'intesa sancita lo scorso 15 novembre in Prefettura». 

 

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