Scontro in aula sul Forum,
Nargi: «Cacciali, venga la Digos»

La sindaca facente funzioni: "Condivido la loro protesta ma utilizzate offese e toni inaccettabili"

La protesta in consiglio comunale
La protesta in consiglio comunale
di Rossella Fierro
Venerdì 12 Aprile 2024, 00:20
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​«Nessuna volontà di reprimere il dissenso, ma le istituzioni vanno rispettate. È legittimo protestare per la mancanza del forum giovani, non lo è urlare e offendere l’aula come hanno fatto alcuni». È quanto dichiara la sindaca facente funzioni, Laura Nargi, il cui esordio sullo scranno più alto di Palazzo di Città è stato un vero e proprio battesimo di fuoco. Mercoledì sera, infatti, il primo consiglio comunale da lei presieduto in sostituzione del sindaco dimissionario, Gianluca Festa, è finito tra i fischi e le urla di un nutrito gruppo di rappresentanti dell’associazionismo cittadino.

Motivo delle rimostranze l’abbandono dell’aula da parte della maggioranza che ha fatto così cadere il numero legale e vanificato la votazione sulla richiesta, avanzata dal capogruppo di “Avellino prende parte”, Francesco Iandolo, di adeguare alla legge regionale il regolamento per l’istituzione del forum giovani e lasciare così alla futura amministrazione l’onere e l’onore di indire velocemente le elezioni per il rinnovo dell’organismo in città assente dal 2018.

Le polemiche sono continuate in particolare per un frame catturato dal sistema di registrazione del consiglio comunale in cui si sente chiaramente la sindaca rivolgersi al presidente del consiglio, Ugo Maggio, e chiedergli: «La Digos è venuta? Li devi cacciare, ne discutiamo anche a porte chiuse». Parole che, spiega Nargi, «Erano legate unicamente alla necessità di ripristinare un livello civile della discussione in atto. Purtroppo, pur condividendo le ragioni della protesta e ammettendo anche che la mancata istituzione del forum giovani è stata forse una carenza di questa amministrazione, non si possono tollerare offese e urla di cui una minoranza dei cittadini presenti tra i banchi del pubblico si è purtroppo resa protagonista. D’altronde è lo stesso regolamento che, in questi casi, prevede un richiamo da parte della presidenza del consiglio ed infine, in caso di insistenza, anche l’allontanamento dall’aula. Cosa che, al netto delle strumentalizzazioni in atto da più parti, se qualcuno avesse voluto reprimere la protesta sarebbe avvenuta ma, come è evidente, così non è stato. Non saremmo forse arrivati a tanto se, peraltro, qualcuno avesse spiegato ai ragazzi presenti che il regolamento del forum non poteva essere modificato dal consiglio perché c’è un iter preciso da seguire».

Di «comportamento inaudito» da parte di Nargi parla il consigliere Iandolo che rilancia: «I cittadini vanno invitati a partecipare, ad entrare nelle dinamiche amministrative non ad uscire magari scortati dalla polizia». L’esponente della minoranza replica anche sull’aspetto procedurale che la maggioranza gli contesta di aver ignorato: «Appare incredibile come i consiglieri non abbiano presente che i regolamenti li emana e li modifica solo ed esclusivamente il consiglio comunale e che, ove il forum fosse costituito, dovrebbe, seppur senza nessun obbligo, accogliere le sue indicazioni. L’iter delle iniziative consiliari, quindi, come prevedono la legge, lo statuto comunale e il regolamento del consiglio all’articolo 12 sottolinea, se fosse necessario ribadirlo, che l’iniziativa delle deliberazioni spetta alla giunta, al sindaco, ai singoli assessori ed ai consiglieri. Dovrebbe saperlo almeno l’assessore alle politiche giovanili che in cinque anni numerose volte aveva promesso di approvare il nuovo regolamento del forum e non lo ha fatto». Assessore, Stefano Luongo, assente in aula mercoledì e irreperibile nella giornata di ieri. Assenza stigmatizzata anche dall’associazione Avionica, presieduta da Andrea Cresta: «Avrebbe potuto darci delle risposte sulla cittadella dei giovani, sugli stati generali delle politiche giovanili e sul motivo per cui il “Samantha Della Porta” alla fine ha avuto un'altra destinazione d'uso rispetto alle promesse di due anni fa fatte sulla pelle dei giovani avellinesi».

Duro anche l’attacco dell’esponente di Legambiente, Antonio Dello Iaco: «Disertare una discussione davanti a decine di giovani presenti in aula è davvero una bruttissima testimonianza di democrazia e una mancanza di rispetto nei confronti della città». Vicinanza e solidarietà alle associazioni arriva dal circolo Pd “Aldo Moro”: «Il futuro di Avellino passa attraverso l’attivismo dei giovani e delle giovani che lavorano costantemente per immaginare una città diversa».

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