Benevento: rebus officina Trenitalia, ora rischio trasferimenti

Stop alle attività previsto a fine anno

L'officina Trenitalia a Benevento
L'officina Trenitalia a Benevento
di Giuseppe Di Martino
Domenica 14 Gennaio 2024, 11:40
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Il destino di circa trenta dipendenti dell'officina manutenzione rotabili di Trenitalia a Benevento è appeso a un filo. Una vicenda che, stando alle comunicazioni dell'azienda durante le riunioni nazionali del 2 novembre e del 20 dicembre, sembra avvicinarsi all'epilogo. Il 31 dicembre di quest'anno, infatti, dovrebbero cessare le attività, con il conseguente spostamento del personale in altre strutture manutentive di Trenitalia. Una decisione che, oltre a rappresentare un duro colpo per i lavoratori, comporterà ripercussioni per il territorio sannita, già alle prese con le comuni difficoltà delle aree interne. Forte la preoccupazione delle organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Ultratrasporti), che in una nota congiunta provano a fare chiarezza sulla vicenda. «Ciò che suscita maggiore sconcerto - spiega Angelo Lustro, segretario regionale Filt Cgil Campania - è che questa volta la chiusura non è dovuta a difficoltà economiche, bensì alla decisione di Trenitalia di concludere le attività dell'officina.

Trenitalia è una società solida, titolare di un contratto di servizio con la Regione Campania per il trasporto ferroviario, il quale viene regolarmente onorato.

La situazione diventa ancora più incomprensibile considerando l'intervento di diversi rappresentanti politici locali che, per anni, hanno sottolineato l'importanza di mantenere l'officina aperta, specialmente in considerazione dello sviluppo infrastrutturale legato alla realizzazione della linea ferroviaria Av/Ac Napoli-Bari». A destare maggiore incredulità nelle sigle di settore, il fatto che una soluzione alla chiusura del sito produttivo era stata individuata attraverso un dialogo informale con Rfi (Rete ferroviaria italiana). Sorge spontanea, quindi, la domanda sul motivo per cui Trenitalia si rifiuti di cedere il personale necessario a Rfi, per scongiurare la chiusura del sito.

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«Questa proposta rappresenterebbe una soluzione risolutiva, insieme ad altri interventi già individuati per gestire gli esuberi, evitando disagi ai lavoratori e preservando un'attività produttiva di prestigio nel territorio di Benevento. È difficile accettare che due società di un grande gruppo industriale nazionale non riescano a dialogare, rischiando di causare effetti devastanti per i lavoratori e per il futuro di un territorio già alle prese con sfide economiche. Pertanto chiediamo un urgente incontro per discutere nel merito di questa drammatica vicenda. La speranza è che attraverso il dialogo e la collaborazione, si possa trovare una soluzione che preservi sia i posti di lavoro che il tessuto economico di Benevento», conclude il segretario regionale Lustro. Attualmente, la struttura di via Valfortore conta circa 30 dipendenti sanniti e irpini. All'interno viene effettuata la manutenzione del materiale rotabile a trazione diesel, che a lungo termine verrà soppiantata dal nuovo materiale rotabile a trazione elettrica, come imposto dalle direttive europee per ridurre l'impatto ambientale. Per il segretario generale Filt Cgil di Avellino e Benevento, Giuseppe Anzalone, tra l'altro dipendente dell'officina che rischia la chiusura, «perdere un sito produttivo sul territorio sannita significherebbe ricevere un ulteriore schiaffo in termine di occupazione e servizi da offrire alla cittadinanza. Questa decisione avrà una ripercussione su tante famiglie delle aree interne che hanno trovato a Benevento una stabilità economica. Il nostro obiettivo è quello di mantenere inalterato il livello occupazionale».

 

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