Caserta, furto in appartamento finito in tragedia: arrestati i complici del ladro morto

Il furto nel Parco Le Fontane nell'ottobre del 2023

Ladri d'appartamento arrestati dalla polizia
Ladri d'appartamento arrestati dalla polizia
Venerdì 12 Aprile 2024, 16:10 - Ultimo agg. 13 Aprile, 15:41
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Furto finito in tragedia, arrestati due uomini ritenuti i complici del ladro che morì a ottobre scorso durante un raid a Caserta. Su delega della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, la Polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di due pluripregiudicati napoletani di Pianura, sospettati del tentato furto con scasso, perpetrato lo  scorso autunno in un appartamento del Parco “Le Fontane” a Caserta, in concorso con un terzo complice - un 30enne  anch’egli originario di Napoli - deceduto precipitando dal quarto piano dello stabile, nel tentativo di darsi alla fuga.

Il raid nel Parco “Le Fontane”.

Mentre uno faceva da “palo” all’interno di una scala del palazzo, gli altri due si sono introdotti in un appartamento, ove, con una smerigliatrice a filo, hanno tranciato la porta della cassaforte ubicata nella camera da letto e si sono impossessati di gioielli e denaro in essa contenuti, riponendoli in un borsone. Mentre i due ladri d’appartamento stavano per guadagnare l’uscita, la proprietaria dell’abitazione ha fatto improvvisamente rientro. A quel punto il malvivente che fungeva da palo è scappato e ha cercato di avvisare i due complici.

I due ladri, resisi conto di essere stati scoperti, hanno tentato di darsi alla fuga dalla porta d’ingresso che, però, era bloccata. Solo dopo vari tentativi di apertura, mediante l’utilizzo di un piede di porco, uno dei due malviventi è riuscito a scappare dalla porta d’ingresso e a guadagnare l’uscita dal Parco, percorrendo rapidamente le scale. L’altro, invece, colto dalla concitazione del momento, ha tentato la fuga, scavalcando la ringhiera del balcone per raggiungere l’appartamento sottostante; ma è precipitato al suolo da un’altezza di circa 20 metri. Nella fuga i malviventi hanno lasciato sul luogo del delitto la refurtiva e una delle loro autovetture.

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Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e condotte dalla Squadra Mobile della Questura, hanno consentito di individuare in tempi brevi i due indagati che si erano dati alla fuga, grazie all’esame incrociato delle dichiarazioni testimoniali, delle immagini degli impianti di video sorveglianza, dei dati telefonici e telematici.

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