1920-2023: 103 anni ieri per Giuseppina Ragozzino, di Liberi, chiamata anche Serafina. Ma di candeline ne ha spenta una sola sulla torta. «103 dove le mettiamo», ha detto ridendo. Spirito positivo, lucida nei suoi ricordi, ben curata la sua immagine quando insegnava musica nelle scuole, e oggi che vive in casa. Una vita come molte, una famiglia normale con sei figli, uno sacerdote: don Antonio, scomparso diversi anni fa e che lei ricorda con grande affetto per aver vissuto al suo fianco per tanti anni.
«Fu addirittura arrestato dai tedeschi il mio povero fratello, nel corso dell'ultima guerra mondiale - racconta - e preso di forza da Ruviano e rinchiuso nel carcere "Regina Coeli" di Roma.
Ma c'è un segreto per vivere così a lungo? «Nessun segreto, nessuna dieta, mangio tutto. Una vita attraversata dal bene e dal male. Quel bene di cui oggi abbiamo tanto bisogno ma purtroppo da ciò che sentiamo il male è tanto». Ieri sera la sua unica figlia Maria con la famiglia, alcuni amici e parenti più stretti l'hanno festeggiata nella sua casa di Liberi, centro dell'alto Casertano.