«Non è stato lui a uccidere»
Assolto affiliato al clan Belforte

«Non è stato lui a uccidere» Assolto affiliato al clan Belforte
«Non è stato lui a uccidere» Assolto affiliato al clan Belforte
di Marilù Musto
Giovedì 30 Marzo 2017, 00:20 - Ultimo agg. 07:54
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Caserta. Durante il processo per l’omicidio di Vincenzo Passariello, imprenditore fratello dell’ex consigliere regionale Luciano, il boss Domenico Belforte - che a differenza del fratello, Salvatore, non si è mai pentito - aveva ritrattato le accuse nei confronti di un ex presunto killer del clan e aveva spiegato che aveva tirato in ballo il suo ex affiliato solo per rendersi credibile agli occhi della Procura, ottenere dei favori, e soprattutto uscire dal carcere duro. «Accusai Buonanno solo perché speravo di diventare credibile così mi avrebbero tolto il 41 bis»: aveva dichiarato il boss mentre era collegato in videoconferenza da Sassari, con il tribunale. Ieri, Buonanno, è stato assolto per non aver commesso il fatto dai giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Passarelli, per il clan di Marcianise, era «colpevole» di aver presentato ricorso al Tar per un appalto vinto dal suo antagonista, Angelo Grillo vicino al cartello criminale. 
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