Scuole, si inizia dal test della «risposta sismica»

L'incontro
L'incontro
di Daniela Volpecina
Martedì 6 Settembre 2016, 08:38
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Adeguamento sismico degli edifici comunali e in particolare delle scuole, subito una task force costituita dai rappresentanti degli ordini professionali e dai tecnici del Comune di Caserta per verificare lo stato di salute dei plessi ed intercettare le eventuali criticità. È la proposta giunta ieri mattina a Palazzo di Città dal presidente dell’Ordine degli ingegneri, Vittorio Severino, in occasione di una riunione con il sindaco Carlo Marino. L’appello a collaborare con gli enti pubblici era stato lanciato in realtà dal prefetto Arturo De Felice durante il comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza di una settimana fa. Un appello che ingegneri, architetti e geologi hanno accettato di buon grado garantendo la massima disponibilità di intervento. 

«La nostra sarà una collaborazione totalmente gratuita – ha tenuto a precisare Severino a margine della riunione di ieri mattina – siamo consapevoli della carenza di risorse e personale che attanagliano l’ente e siamo pronti a dare il nostro contributo alla città. In settimana terremo un incontro congiunto con architetti e geologi e appronteremo una bozza di programma con le nostre proposte di intervento». «Si tratta soltanto di un primo step – ha spiegato il presidente dell’ordine degli architetti, Salvatore Freda, che insieme al presidente dell’Ordine dei geologi, Francesco Russo, ha incontrato il primo cittadino ieri pomeriggio – speriamo infatti che questa collaborazione che nasce oggi per i plessi scolastici possa essere estesa a tutti gli edifici pubblici (non soltanto comunali) e, perché no, anche ai monumenti. Bisogna guardare in prospettiva e creare sinergie che possano garantire a questa città dei benefici in termini di sicurezza ma anche sul piano sociale. Ciò che proponiamo è l’istituzione di un tavolo permanente che consenta di lavorare insieme tutto l’anno. Tra le prime iniziative ci sarà l’organizzazione di una “Giornata della sicurezza” alla quale prenderanno parte oltre all’amministrazione comunale anche i sindacati e il mondo della scuola». 

Dal Comune fanno sapere intanto che il primo provvedimento sarà la stipula di un protocollo d’intesa con gli Ordini professionali su una serie di temi considerati prioritari per la città a partire dallo sviluppo di un confronto costante sulle prospettive di crescita del territorio. Massima disponibilità dunque ad accogliere le proposte di ingegneri, architetti e geologi anche su eventuali interventi da effettuare sugli edifici privati, tra queste la creazione del fascicolo dei fabbricati, una sorta di carta d’identità del fabbricato che consente di conoscere lo stato di conservazione del palazzo così da individuare le situazioni di rischio e programmare i dovuti interventi di ristrutturazione e manutenzione. «L’obiettivo – ha dichiarato il sindaco Carlo Marino - è quello di creare un percorso condiviso e gettare le basi per una collaborazione che non si limiterà ad affrontare le situazioni di emergenza ma che ci consentirà di programmare in sinergia il futuro della città, fornendo risposte importanti sul tema della sicurezza e non solo». Intanto l’ufficio tecnico di Palazzo Castropignano fa sapere che gli screening per valutare la «risposta sismica» di ciascun istituto scolastico verranno effettuati tenendo ben presenti alcuni parametri, tra questi l’età del palazzo che ospita l’istituto (anche alla luce del fatto che il 65% degli edifici è stato realizzato prima del terremoto dell’Ottanta), i materiali di fabbricazione (muratura, cemento armato o acciaio), le peculiarità strutturali e tecniche e le eventuali problematiche segnalate invano negli anni dai dirigenti scolastici. In 24 dei 35 plessi di competenza del Comune infatti gli ultimi lavori di adeguamento effettuati risalgono infatti agli anni immediatamente successivi al sisma dell’Ottanta.  
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