Tre bimbi maltrattati dai genitori
e rispettivi compagni 4 condanne

Tre bimbi maltrattati dai genitori e rispettivi compagni 4 condanne
Tre bimbi maltrattati dai genitori e rispettivi compagni 4 condanne
di Marilù Musto
Venerdì 19 Luglio 2019, 16:56
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Condannati una mamma e il suo compagno di Casagiove accusati di maltrattamenti su minori. Accusati anche di aver spacciato droga davanti agli occhi dei figli di lei di 17 e di 14 anni (questi ultimi due, gemelli). Si tratta di S. P. e della compagna che furono arrestati nel maggio del 2017 per maltrattamenti e per droga.
I giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere - presidente Maria Chiara Francica, a latere Elena Di Bartolomeo e Alessandra Cesare - hanno condannato a sette anni di reclusione l’uomo, assolvendolo dal reato di calunnia, e a 8 anni di carcere la madre dei bambini, considerando anche la presunta calunnia formulata nei confronti dell’ex marito, accusato dalla donna di aver abusato dei minori.
Una sentenza complessa, quella emessa ieri che fa riemergere una storia di presunte percosse sui ragazzi, in balìa di genitori prima indagati e poi arrestati. Anche perché nel vortice dell’inchiesta erano finiti anche il padre naturale dei ragazzi e l’attuale consorte, difesi dall’avvocato Luca Di Caprio. Entrambi, sono stati condannati a due anni di reclusione. 
Regge, dunque, l’impianto accusatorio del pubblico ministero Giacomo Urbano che aveva, però, chiesto una condanna più alta per la madre e il compagno di Casagiove, difesi dall’avvocato Antonello Fabbrocile. In realtà, i magistrati non si sono espressi sul capo d’imputazione delle violenze sessuali da parte del compagno della donna, rinviando gli atti in Procura, ufficio retto da Maria Antonietta Troncone.
Tutto da rifare, dunque, su questo punto che resta quello più oscuro perché si «gioca» sulla violenza o meno che sarebbe stata compiuta dietro ai presunti abusi. Si tratterebbe, in ogni caso, di baci e carezze raccontate dai minori durante la fase d’indagine a una poliziotta. La famiglia era stata già segnalata alle autorità dagli assistenti sociali. Ora, il primo bambino è maggiorenne, ma i tre - da due anni a questa parte - sono stati affidati a una famiglia adottiva. L’inchiesta aveva coinvolto infatti anche il padre dei ragazzi e la compagna di quest’ultimo, condannati anche loro ieri: due anni di reclusione, pena sospesa per la coppia. Per entrambi il sostituto procuratore Urbano aveva chiesto un anno e sei mesi di carcere, i giudici hanno ritenuto di aumentare la pena.
In sostanza, dopo l’inchiesta sulla mamma, i tre ragazzi furono affidati al padre, ma ben presto furono allontanati anche da lui.
Poi, sarebbe spuntata una lettera che avrebbe scritto la madre dei ragazzi in cui sarebbero contenute accuse nei confronti dell’ex marito, padre dei bambini.
Le ricerche e gli approfondimenti furono eseguiti dagli agenti della squadra mobile della questura di Caserta: grazie a loro con l’aiuto di una poliziotta che si occupa di violenza e di una psicologa, erano emersi i racconti raccapriccianti dei tre ragazzi. Sulle loro testimonianze si sono rette le accuse che hanno poi portato alla sentenza di condanna di ieri.
La parte civile che rappresenta i tre bambini in udienza ha chiesto e ottenuto anche un risarcimento dei danni. Gli avvocati difensori degli imputati promettono battaglia in Appello, dopo il deposito della motivazione.
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