«La Zes Unica per il Mezzogiorno rischia di essere una rivoluzione “solo su carta” se il Governo non apporta delle modifiche immediate che rendono effettivamente operativo, per le imprese, questo strumento che entrerà in vigore dal primo gennaio 2024».
Lo dichiara Giuseppe Razzano, consigliere nominato dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel Comitato Direttivo del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Caserta. «Immaginare che la gestione della Zes Unica possa essere in capo a Roma significa, di fatto, appesantire le procedure amministrative per le imprese negando, in sostanza, il principio stesso delle zone economiche speciali che nascono dalla necessità di snellire la burocrazia offrendo dei vantaggi a chi investe nel Mezzogiorno. Ha ragione il presidente De Luca – sostiene - quando si pone in maniera non concorde alla scelta attuata. Cosa diversa sarebbe affidarsi a figure competenti, che conoscono la materia e che hanno già dimostrato sul campo di poter governare il processo delle Zes».
«La figura di Giosy Romano, commissario Zes in Campania, in tal senso, è - conclude Razzano - la dimostrazione di come l’organizzazione territoriale regionale abbia funzionato con raggiungimento di risultati significativi.