Concorsi pubblici, dall'Inps alla scuola fino alle Agenzie delle Entrare: 100mila assunzioni nella pubblica amministrazione

L’ente previdenziale deve coprire mille posizioni prima dell’estate. In corsa 373 mila candidati per oltre 45.000 cattedre

Concorsi pubblici, dall'Inps alla scuola fino alle Agenzie delle Entrare: 100mila assunzioni nella pubblica amministrazione
Concorsi pubblici, dall'Inps alla scuola fino alle Agenzie delle Entrare: 100mila assunzioni nella pubblica amministrazione
di Francesco Bisozzi e Giacomo Andreoli
Domenica 17 Marzo 2024, 00:09 - Ultimo agg. 18 Marzo, 09:21
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Nella Pubblica amministrazione sono previste 100 mila assunzioni nei primi mesi del 2024 dopo le 173 mila del 2023. La macchina dei bandi è già partita a ritmo spedito: si muovono Inps, Agenzia delle Entrate, Scuola e Sanità. Tante le amministrazioni pubbliche, centrali e locali, che devono rafforzare o completare gli organici attraverso i concorsi prima della fine dell’anno. L’obiettivo è arrivare a quota 170 a fine anno.

Le esigenze

Il Piano dei fabbisogni di personale dell’Inps, approvato il 31 gennaio scorso, anticipa per esempio l’occupazione di oltre mille posizioni lavorative nei prossimi mesi, cioè entro l’estate. 
L’istituto di previdenza deve velocizzare la macchina dei pagamenti e ha carenze di organico che, stando al Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’ente, contribuiscono ad allungare i ritardi nel versamento del Tfr-Tfs agli statali. I dipendenti pubblici prima di prendere i soldi della liquidazione sono costretti ad attese infinite. 
L’Inps è chiamata ad assumere nel complesso diecimila funzionari.

Pesano poi i tanti pensionamenti registrati negli ultimi anni all’Agenzia delle Entrate – Riscossione. L’ente sta definendo le procedure per 1500 nuove assunzioni. Entro il mese di maggio sarà pubblicato un avviso per il primo gruppo di 470 assunzioni di personale da occupare nelle direzioni regionali da qui a dicembre. Le assunzioni avverranno sulla base di una selezione nazionale effettuata da Formez. Il menù va avanti. 

La strada

Per quanto riguarda la sanità le Regioni devono reclutare almeno diecimila nuove figure, tra camici bianchi e infermieri. Gli ospedali, da Nord a Sud, lamentano carenze di personale sempre più accentuate. Risultato? Liste di attesa ancora più lunghe per i pazienti. Per non parlare del problema dei medici attirati dalle sirene del lavoro da libero professionista, altra emorragia. Per provare a ridurre le code (e i disagi) il governo ha messo sul piatto 520 milioni di euro con l’ultima Manovra, oltre alle risorse stanziate per il rinnovo dei contratti.
Secondo i sindacati, tuttavia, servirebbero subito almeno 25mila nuovi camici bianchi per migliorare il servizio sanitario. Puglia e Piemonte, con oltre duemila ingressi ciascuna (comprese le stabilizzazioni), sono le regioni dove sono attese più assunzioni in corsia quest’anno. Bene il Lazio, con 1.200 assunzioni. In Campania, poi, mancano i medici nei pronto soccorso e a breve dovrebbe partire un concorso unico regionale proprio per colmare questo vuoto. Lato giustizia: sono attesi quattromila rinforzi all’Ufficio del processo, per aiutare i magistrati a smaltire l’arretrato nei tempi stabiliti dal Pnrr. Altra novità importante. L’ultimo decreto Pnrr stabilisce che gli addetti dell’Ufficio del Processo che al 30 giugno 2026 risulteranno ancora in servizio e avranno accumulato almeno ventiquattro mesi di lavoro continuativo saranno stabilizzati nei propri ruoli. 

La sicurezza

Infine, dopo la tragedia di Firenze il governo ha varato nuove misure per garantire la sicurezza nei cantieri. Una di queste punta al rafforzamento delle misure di controllo, con un aumento del 40% delle ispezioni nei cantieri nel corso del 2024. A questo scopo verrà incrementato il numero di ispettori del lavoro, attualmente pari a 3.200 circa, ai quali si aggiunge il personale ispettivo del Nucleo Carabinieri, dell’Inps e dell’Inail. L’obiettivo è di reclutare circa 500 nuovi ispettori. 
Capitolo forze armate: per l’esercito è già previsto a luglio un nuovo round di concorso per duemila ingressi, mentre si attende il bando per 1.500-2.500 posti nella polizia. In questi giorni i riflettori sono puntati naturalmente sulle prove scritte del maxi concorso scuola. 
Si sono candidati in 373 mila, per oltre 45mila posti, segno che quello dell’insegnante resta uno dei mestieri più ambiti dagli italiani. Una scelta, diranno i maligni, dettata dai tanti giorni di ferie di cui godono i docenti, dimenticando però l’impegno che richiede stare dietro a una cattedra. Le prove scritte del concorso per la scuola dell’infanzia e per la primaria si sono appena concluse, mentre continuano quelle per la secondaria. 
Per adesso oltre l’80 per cento dei partecipanti risulta essere stato ammesso all’orale (Friuli, Marche e Abruzzo sono le regioni con la più alta percentuale di ammessi). La prova orale non ci sarà prima della seconda metà di aprile. Entro settembre le assunzioni. 

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