Rimborsi alla Lega, la Procura chiede il processo per Umberto Bossi e i figli Riccardo e Renzo

Umberto Bossi con il figlio Renzo
Umberto Bossi con il figlio Renzo
Mercoledì 25 Giugno 2014, 17:41 - Ultimo agg. 26 Giugno, 12:33
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MILANO - La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di Umberto Bossi, dei suoi due figli Renzo (detto 'il Trota') e Riccardo e di altre sei persone nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione dei fondi della Lega Nord.

Fra gli indagati c'è anche l'ex tesoriere del partito, Francesco Belsito. Chiesta invece l'archiviazione per Rosi Mauro, ex vicepresidente del Senato. Le ipotesi di reato sono di truffa e appropriazione indebita.



Gli investigatori contestano al fondatore della Lega, nella veste di legale rappresentante del partito, una "truffa aggravata allo Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche" del valore complessivo di 40 milioni di euro. A tanto, secondo i pm Alfredo Robledo, Paolo Filippini e Roberto Pellicano, ammonterebbero i rimborsi elettorali ottenuti indebitamente dal Carroccio nel triennio 2008-2010.



Bossi e i suoi figli rispondono anche di un'appropriazione indebita da 500mila euro. Secondo gli inquirenti, è questa la cifra che il senatur, i suoi figli Renzo 'Trota' e Riccardo e l'ex tesoriere avrebbero distratto dalle casse del partito per sostenere per delle spese personali.







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