Delfino ucciso dalle reti tra Ercolano e Torre del Greco, bagnanti in fuga dai lidi

La carcassa maleodorante avvistata da centinaia di persone. Bimbi in lacrime per la fine del cetaceo

La carcassa del delfino morto nel mare tra Torre del Greco ed Ercolano
La carcassa del delfino morto nel mare tra Torre del Greco ed Ercolano
di Daniele Gentile
Lunedì 15 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 16 Aprile, 07:24
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Primo bagno di sole e di mare, primo choc. Autentiche scene di panico ieri mattina sulle spiagge della zona La Scala, fra Torre del Greco ed Ercolano. A pochi passi dalla riva affollata quasi come in piena estate, un grosso pesce è stato infatti visto galleggiare, pronto a spiaggiarsi. Considerate le pessime condizioni della carcassa ormai in stato di decomposizione, in tanti hanno pensato a una specie aliena. Il tam tam si è subito diffuso lungo un ampio tratto della costa, richiamando curiosi e scatenando decine di ipotesi fantasiose.

Il caso 

A tenere lontano i più desiderosi di accertare la natura del grosso animale, soltanto il nauseabondo odore. A chiarire che non si trattava di un evento fantascientifico né di un allarmante fenomeno anomalo come già realmente successo nel Golfo di Napoli a causa di inquinamento e riscaldamento del mare, l’arrivo degli esperti di Fondali Campania e della Capitaneria di porto di Torre del Greco.

Quello a ridosso della costa vesuviana, era il cadavere di un delfino morto ormai da giorni e trasportato dalle correnti. Dispiaciuti e impauriti i bambini. Nessun evento sfavorevole per fortuna, ma l’allarme è scattato ugualmente puntuale, soprattutto con l’arrivo di ogni bella stagione. Reti di pescatori ed eliche di natanti, anche quest’anno annunciano la strage degli animali marini, come di continuo avviene per le tartarughe Caretta Caretta

Il delfino alla deriva infatti, secondo un primo esame degli addetti, sarebbe stato soffocato proprio da una grossa rete. La Guardia Costiera allertata dai volontari che partecipano al progetto MareLab, che prevede il monitoraggio delle microplastiche a mare, ha poi provveduto a spostare la carcassa dell’animale e a coordinare tutte le operazioni per la messa in sicurezza dello sfortunato delfino, scongiurando il rischio igiene lungo le spiagge.

Il fenomeno 

Contro il fenomeno delle reti clandestine, continua dunque il lavoro di volontari e uomini della Capitaneria di Porto, che anche sul fronte degli scarichi fognari illegali, sono sempre a combattere gli illeciti che rischiano di compromettere la fauna e la flora marina del litorale campano.

La Litoranea di Torre del Greco si è mostrata da incubo nel primo weekend di sole.

Disagi e polemiche per le condizioni in cui versano l’area costiera e le spiagge libere cittadine, invase da rifiuti maleodoranti. La Litoranea al centro delle polemiche da parte di residenti e avventori, che non solo hanno protestato contro il rischio igiene, ma anche contro l’assenza di parcheggi, se non nelle poche aree private tutte occupate fin dalle prime ore del pomeriggio.

Camminando sul lungomare si avverte un cattivo odore legato probabilmente a un mix di rifiuti, deiezioni canine e fogne. Presumibile anche l’assalto di zecche e ratti. Il marciapiedi è un percorso a ostacoli a causa delle feci dei cani mentre lo scenario delle spiagge libere è a dir poco allarmante.

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