Pasquetta, la Costiera sfiora il pieno; record Ercolano e Pompei

Sul Vesuvio 2300 accessi

Turisti a Sorrento
Turisti a Sorrento
di Massimiliano D'Esposito
Martedì 2 Aprile 2024, 10:08
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La Pasqua cosiddetta «bassa» e il meteo incerto non hanno favorito il primo sold out della stagione nelle strutture ricettive di Sorrento e dintorni, mentre fanno registrare ottime performance Pompei, Ercolano e il Vesuvio. Nella città mariana i turisti si sono divisi tra scavi e santuario con alberghi pieni e il sindaco Carmine Lo Sapio che ha parlato di 100mila visitatori tra domenica e ieri. Al Parco Archeologico di Ercolano solo nel giorno di Pasqua si sono registrati quasi 3.600 accessi, mentre altri 2.300 sono quelli al Gran Cono del Vesuvio.

In Costiera è andata bene ma senza il pienone.

In fondo qualche stanza rimasta vuota di certo non è sintomo di crisi per il comparto dell'accoglienza. Anche perché i segnali per i prossimi mesi sono positivi. «Si sta ripartendo lentamente - conferma il presidente degli agenti di viaggio peninsulari, Gino Acampora -. Le guerre in corso e la crisi economica che sta colpendo in particolare la Germania di certo sono fattori che non aiutano il settore tanto che stiamo avendo riduzioni e cancellazioni di gruppi per la prima parte del mese. Poi da metà aprile si prospetta una buona stagione, probabilmente non a livello dello scorso anno ma quasi. Molto dipende dal mercato americano che può fare la differenza».

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Ottimista anche il presidente di Federalberghi Penisola Sorrentina e Campania. «Le feste pasquali sono state caratterizzate da prenotazioni giunte perlopiù sotto data - chiarisce Costanzo Iaccarino -. Questo è un periodo in cui arrivano prevalentemente italiani che hanno voluto accertarsi delle condizioni del tempo prima di scegliere la destinazione. Alla fine è andata abbastanza bene. Allo stesso tempo abbiamo buoni indizi per un 2024 in linea con lo scorso anno».

Il 2023 a Sorrento si è chiuso con il record assoluto di presenze: circa tre milioni. Numeri che si traducono in un incremento del giro d'affari degli esercizi, ma anche in un maggior gettito per il Comune derivante dall'imposta di soggiorno. Nel periodo in cui viene riscosso il balzello (1° aprile - 31 ottobre), in città hanno soggiornato due milioni 533.300 persone. Flussi che hanno portato nelle casse dell'ente sei milioni 909mila euro. Risorse destinate a finanziare interventi in materia di turismo, ma inteso in senso ampio.

«A Sorrento lo scorso anno abbiamo destinato una parte delle entrate per riqualificare l'ingresso della città lungo il corso Italia sottolinea il sindaco Massimo Coppola -. Quest'anno, invece, intendiamo utilizzare una quota per il recupero dell'eliporto e della pineta Le Tore».

Gli investimenti

Soldi che servono anche per l'ordinaria e la straordinaria manutenzione, così come per gli eventi e la promozione in Italia ed all'estero. «Con queste risorse riusciamo anche ad alleggerire la pressione fiscale sui cittadini puntualizza Coppola -. Lo scorso anno abbiamo ridotto la Tari del 5%». E a fine 2024 ci saranno ancora più fondi da destinare a questi e ad altri capitoli di spesa considerando che l'amministrazione ha approvato gli aumenti tariffari entrati in vigore ufficialmente ieri. I rincari concordati con le associazioni di categoria interessano tutte le strutture ricettive di Sorrento ad eccezione di campeggi, ostelli ed agriturismi nei quali si continua a pagare 1,50 euro a notte.
Per quanto riguarda gli alberghi, invece, fino allo scorso anno la tassa dovuta per ogni pernottamento negli esercizi fino a 3 stelle era pari ad 1,50 euro, per i 4 stelle si pagavano 3 euro e per i 5 stelle si arrivava a 4 euro a notte. Da ieri la spesa è lievitata rispettivamente a 2, 4 e 5 euro. Ci sono poi le attività extralberghiere per le quali, fino al 2023, era previsto un balzello pari a 3 euro. Tariffa che sale ora a 4 euro. Un aumento medio di poco meno di un euro a persona: se i flussi turistici si manterranno in linea con quelli del 2023, nelle casse del Comune di Sorrento entreranno circa 10 milioni di euro. Aumenti scattati anche a Piano di Sorrento e Sant'Agnello con tariffe che le amministrazioni dei sindaci Salvatore Cappiello e Antonino Coppola hanno uniformato rispetto a quelle di Sorrento.
 

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