Terremoto nei Campi Flegrei, vie di fuga bloccate: «Serve l'aiuto di Napoli»

L'intervista ad Annamaria Criscuolo, nuovo dirigente della Protezione civile del Comune di Pozzuoli

Incubo terremoto nei Campi Flegrei
Incubo terremoto nei Campi Flegrei
di Nello Mazzone
Domenica 10 Settembre 2023, 08:00 - Ultimo agg. 11 Settembre, 07:35
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«Il piano di evacuazione in caso di evento vulcanico nei Campi Flegrei, come tutte le pianificazioni di emergenza, dovrà essere aggiornato e a Pozzuoli stiamo lavorando per ridurre tutte le criticità emerse finora». L'ingegnere Annamaria Criscuolo dal post-Covid è il nuovo dirigente della Protezione civile del Comune di Pozzuoli: coordina un team composto da 5 tecnici e 2 amministrativi e in queste settimane è impegnata nella gestione operativa della crisi bradisismica più forte degli ultimi 40 anni.

A proposito di criticità dell'attuale Piano di evacuazione, salta all'occhio innanzitutto che per i residenti di Agnano-Pisciarelli (epicentro della Solfatara) e di via Napoli non è stato ancora definito il percorso di evacuazione. Come mai?
«Abbiamo valutato, dopo le varie sperimentazioni, che era più facile e sicuro prevedere l'evacuazione in caso di emergenza verso Napoli per chi abita sul lungomare e nella zona di Pisciarelli.

C'è un dialogo avviato con i colleghi della protezione civile di Napoli, ma al momento non abbiamo ancora atti ufficiali da parte loro».

Non crede che questa sia una priorità, visto che sono coinvolti proprio i residenti della zona dove c'è la Solfatara e dove si concentra il maggior numero di scosse?
«Assolutamente per noi è una priorità e attendiamo che Napoli individui il percorso che dovranno fare i nostri concittadini. Ovviamente appena il Comune di Napoli indicherà in atti ufficiali il percorso e il «Gate», il cancello di uscita verso le autostrade o le strade statali, dovremo condividere la decisione al tavolo di coordinamento con Regione e Agenzia regionale per la mobilità e aggiornare ufficialmente il Piano di evacuazione».

Mercoledì, su richiesta del sindaco di Pozzuoli, ci sarà un incontro con il sindaco metropolitano Manfredi. Si parlerà anche di questo?
«Al tavolo saranno portati molti argomenti di criticità e credo che si discuterà anche di questo».

Altro punto critico le vie di fuga ancora chiuse o parzialmente inagibili per colpa dei cantieri. Cosa farete?
«Intanto va premesso che i piani di evacuazione sono fatti indicando arterie stradali già aperte e funzionanti, per questo l'imminente apertura della galleria Tangenziale-Porto come ha detto il sindaco Luigi Manzoni in grande collaborazione con la Tangenziale di Napoli sarà un altro elemento di aggiornamento dell'attuale Piano».

Il sindaco ha ringraziato pubblicamente Tangenziale Spa per questa accelerazione nell'apertura entro i prossimi due mesi. Sarà un importante sfogo per la viabilità?
«Certamente sarà un vantaggio per il traffico autoveicolare cittadino. In ogni caso tutto sarà concordato con protezione civile regionale e Acamir. I Comuni hanno specifiche competenze, ma molte scelte sono prese solo ai tavoli istituzionali e non nelle sedi comunali. Questo è un altro aspetto che, spesso, non viene considerato dai nostri concittadini».

A Pozzuoli dovete gestire le emergenze, ma anche il panico. Come vi siete organizzati?
«Abbiamo previsto una serie di misure che puntano sul dialogo con la cittadinanza e sulla trasparenza della comunicazione, con comunicati stampa diramati dal sindaco ogni volta che avviene una scossa superiore a 1.5 di magnitudo, in modo da evitare la psicosi con il tam-tam di fake news sui social. Ma il bradisismo è un fenomeno unico al mondo e possiamo prevedere solo misure sperimentali, perché non abbiamo parametri di riferimento».

Quali sono queste misure sperimentali?
«Oltre alla trasparenza nella comunicazione e alla pubblicazione di tutti i bollettini dell'Ingv, abbiamo anche creato un servizio notturno di assistenza con i volontari della protezione civile che rispondono al numero verde dedicato alla popolazione, oltre a quello della centrale operativa H24 della polizia locale. Poi abbiamo due squadre di tecnici in reperibilità ogni giorno per tutto l'anno, oltre me che sono sempre reperibile, in modo da fare i primi sopralluoghi in caso di scosse, come avvenuto giovedì scorso. Noi siamo sempre pronti». 

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