Terremoto a Napoli, salvi edifici pubblici e scuole ma è incognita sugli stabili privati

Chi è nato e vive a Pozzuoli è abituato alla «terra ballerina»

Cosa resta del tempio di Serapide a Pozzuoli
Cosa resta del tempio di Serapide a Pozzuoli
di Nello Mazzone
Sabato 9 Settembre 2023, 07:09 - Ultimo agg. 10 Settembre, 08:25
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«Il bradisismo non è un problema solo locale ma di interesse nazionale e al ministro della Protezione civile Nello Musumeci chiederemo più fondi e una serie di provvedimenti concreti per investire nella sicurezza abitativa dei Campi Flegrei, a cominciare dal differimento dei termini del sisma bonus e dalla analisi del patrimonio alloggiativo sia pubblico che privato».

Il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, si trova ad amministrare un Comune di 80mila abitanti ma anche a governare la fase più acuta del bradisismo, con la terra che si solleva in modo lento, ma costante, da oltre dieci anni e uno sciame sismico di centinaia di scosse giornaliere.

Due sere fa il sisma di 3.8 di magnitudo, ritenuto da Ingv e Osservatorio Vesuviano la più forte scossa degli ultimi 39 anni.

Palazzi che hanno scricchiolato. Migliaia in strada per la paura. Chi è nato e vive da queste parti è abituato alla «terra ballerina», ma negli ultimi mesi gli sciami sismici si sono fatti più frequenti e forti: percepiti nitidamente da Pozzuoli a Bacoli, da Bagnoli a Posillipo.

L'allerta resta di colore giallo: secondo livello su una scala massima di quattro. C'è vigile attenzione, ma nessun allarme. È chiaro, però, che l'incalzare di tutti questi terremoti, dal 2012 ad oggi, inevitabilmente ha avuto o rischia di avere un impatto, con lesioni o danni, su edifici pubblici e privati. Effetti su scuole, sedi comunali, stazioni ferroviarie ma anche su palazzi privati, condomini e attività commerciali. 

Ad ogni sciame partono le verifiche: i vigili del fuoco hanno concluso all'alba di ieri i controlli tecnici su alcuni edifici, con oltre venti sopralluoghi effettuati tra Pozzuoli, Quarto e Bacoli. Nessuna criticità riscontrata. Nessun problema anche per scuole e edifici di proprietà della Città Metropolitana di Napoli. Ma il tema della vulnerabilità di abitazioni private e edifici pubblici diventa di stretta attualità.

«Come sindaco posso avviare controlli sulla vulnerabilità delle scuole e degli edifici pubblici, cosa che ho puntualmente fatto e posso dire che le scuole di Pozzuoli sono tutte sicure - dice ancora Manzoni - La norma, però, non mi consente di procedere allo stesso modo sugli edifici privati. Per questo motivo mercoledì prossimo, nella riunione convocata a Roma, ribadirò al ministro Musumeci la proposta già avanzata in Commissione Bilancio della Camera, di potenziare e differire stanziamenti economici e termini del sisma bonus. Ma vanno anche redatte nuove linee-guida, che siano esclusivamente legate al bradisismo e non adattate ad esso e tempi più stretti per la microzonazione di Pozzuoli. Servono forti investimenti statali e questi fondi potranno essere trasferiti direttamente ai privati per interventi edilizi di prevenzione sismica». 

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Secondo la voluminosa relazione della Commissione tecnica nazionale per la microzonazione sismica, pubblicata online sul sito dell'Ingv, dal sisma de L'Aquila del 2009 sono aumentati gli studi sulla condizione limite degli edifici in zone sismiche, sulle alterazioni che lo scuotimento può subire in superficie e sui danni patrimoniali. Nelle 265 pagine del report sono indicate linee-guida da seguire per mitigare i rischi sulle case: rilievi tecnici e topografici, compilazione di schede identificative nelle quali riportare la storia del palazzo, i tipi di muratura, lo stato manutentivo. E, soprattutto, valutazione del danno e del rischio da sisma: i tecnici devono individuare le strade che collegano tra di loro edifici e aree di emergenza, valutare la sicurezza di un palazzo, i danni da esso subiti, l'anno di costruzione e capire se quel palazzo, in caso di crollo, possa o meno ostacolare vie di fuga. «Si tratta di un lavoro tecnico complesso - aggiunge Manzoni - A Pozzuoli vogliamo creare un ufficio di protezione civile ad hoc, che punti su un team di tecnici. Discorso che va esteso anche al resto dei Campi Flegrei e ringrazio il sindaco metropolitano Gaetano Manfredi per aver accolto il mio invito e fissato un tavolo tecnico con i sindaci flegrei per il prossimo 13 settembre. Servono fondi, ma anche strategie condivise con Napoli per tutelare un'area con oltre 350mila residenti». 

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